Si arricchisce di un nuovo capitolo la ‘faida’ tra Seac e Comune per la gestione del trasporto pubblico locale. Ieri il tribunale amministrativo ha infatti sospeso la procedura di gara transitoria indetta da Palazzo San Giorgio. Ma andiamo con ordine: dopo la sospensione del nuovo bando di gara per il trasporto pubblico (da 26 milioni di euro e per la durata di 9 anni) a causa di alcune richieste di chiarimento da parte delle aziende intenzionate a partecipare alla procedura, a marzo scorso il Comune aveva chiesto alla Seac – con una nota a firma del dirigente del settore Matteo Iacovelli – se fosse disposta a proseguire il servizio con un chilometraggio ridotto e mantenendo gli stessi livelli occupazionali sino al 31 dicembre 2018 o comunque fino all’aggiudicazione della gara. Una richiesta che per il numero uno della società, Costantino Potena, aveva il sapore dell’aut aut. In caso di rinuncia, infatti, il Comune avrebbe provveduto alla risoluzione del contratto cercando un nuovo gestore provvisorio attraverso un ‘bando ponte’, vale a dire l’indagine di mercato su cui i giudici di via San Giovanni si sono espressi ieri.
«Il Tar Molise, con decreto inaudita altera parte del 21 maggio – si legge nella nota inviata dal legale della società Lorena Greco – ha evidenziato la contraddittorietà e la scarsa chiarezza degli atti dell’Amministrazione nella gestione delle procedure di gara per l’affidamento di TPL anche di natura transitoria.
Una prima ordinanza il Tar l’aveva emessa già il 18 aprile – ricorda l’avvocato – ritenendo che ci fosse contraddittorietà, scarsa chiarezza o eccessiva genericità nel contenuto della cosiddetta clausola sociale imposta dal Comune alla Seac per il prosieguo del servizio ridotto, poi il ieri ha sospeso la procedura di gara
transitoria indetta dal Comune di Campobasso, con avviso di indagine pubblicato il 10 maggio e prorogato al 28 maggio, ritenendo che in presenza di un quadro incerto su diversi punti, sia
opportuno sospendere l’avviso di indagine di mercato, anche al fine di consentire al Comune di ovviare ad alcune incongruenze che mal si conciliano con le esigenze di funzionalità del servizio. Alla prossima camera di consiglio, fissata per il 6 giugno, il collegio potrà valutare tutti gli aspetti, anche processuali, coinvolti dalla vicenda in esame, tenendo conto di eventuali novità che dovessero nel frattempo intervenire». Dunque per il momento, l’indagine di mercato resta sospesa.
«La Seac intanto – conclude l’avvocato Greco – è in attesa di ricevere ancora il conguaglio dell’anno 2017 e le mensilità relative ai mesi da gennaio ad aprile 2018, nonostante la Regione Molise abbia già da tempo effettuato il bonifico delle somme al Comune di Campobasso».

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