Revocato lo sciopero regionale unitario di 8 ore indetto per il 20 marzo da Filt Cigl, Fit Cisl, Uilt, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Ora Trasporti. La decisione è maturata in considerazione della emergenza sanitaria che sta interessando l’intero territorio nazionale e che ha indotto il Governo ad adottare misure rilevanti per il contrasto e il contenimento del Covid-19. Non solo l’emergenza nazionale all’origine della decisione di revocare lo sciopero ma anche gli impegni assunti formalmente dall’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Niro, nel corso della riunione che si è tenuta il 5 marzo scorso negli uffici di viale Elena, così come annunciato proprio da queste colonne, alla presenza dei sindacati e dei portatori d’interesse. In quella sede la Regione Molise ha fornito specifiche garanzie rispetto allo sviluppo infrastrutturale del comparto ferroviario regionale e al superamento delle criticità che la momento caratterizzano il settore che è vitale per la mobilità collettiva e sostenibile del Molise. E sono proprio le sigle sindacali a rendere nota la corrispondenza del 14 febbraio scorso tra Rfi e l’assessore Niro e avente ad oggetto il prospetto dei lavori di velocizzazione e elettrificazione della Isernia-Roccaravindola. Elevato grado di complessità, scrivono da Rfi, in relazione alle opere da realizzare tenuto conto che la linea sulla quale si sarebbero dovuti realizzare gli interventi aveva mantenuto le caratteristiche strutturali peculiari del tracciato originario. «In particolare – si legge nella lettera inviata da Rif alla Regione un mese fa circa – risulta necessario realizzare interventi su cavalcavia e gallerie, lavori che possono essere realizzati solo con interruzione continuativa delle tratte interessate dalle opere». Quindi chiusura del tracciato, così come del resto l’assessore Niro ha illustrato nel corso della riunione di maggioranza la scorsa settimana. Il piano di lavoro prospettato da Rfi per concentrare le attività in un arco di tempo «anche inferiore rispetto a quelli stabiliti nella convenzione e per poter conseguire fasi intermedie funzionalmente idonee per eventuali nuove tipologie di servizio, da programmare di concerto con le imprese ferroviarie interessate, prevede la sospensione continuativa del servizio commerciale dal primo aprile 2020 al 13 dicembre 2020 della tratta Roccaravindola-Isernia; la sospensione continuativa del servizio commerciale dal 1 aprile 2020 al 12 dicembre 2021 della tratta Isernia-Campobasso». Quindi, secondo quanto messo nero su bianco, la chiusura – secondo Rfi – dovrebbe interessare l’intero tracciato e già fra tre settimane circa. Dalla Regione invece sarebbe emersa la necessità di procedere con tempistiche diverse, partendo il prossimo primo aprile dalla tratta Isernia-Roccaravindola (che presenta anche meno gallerie sul proprio tracciato). E solo successivamente al completamento dei lavori, si dovrebbe aprire il secondo cantiere, quello tra Campobasso e Isernia, di certo molto più complicato sotto il profilo degli interventi da realizzare.

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