Ci siamo: da domenica prossima, 14 giugno, la circolazione ferroviaria in Molise, da Campobasso a Venafro-Roccaravindola, resterà un ricordo. Almeno fino al prossimo gennaio 2021. I lavori per l’elettrificazione, la sostituzione dei binari e soprattutto l’adeguamento delle tante gallerie che insistono sul tragitto impongono la chiusura totale della tratta ferroviaria regionale. Impossibile avere cantieri aperti e squadre di operai al lavoro e consentire, contemporaneamente, il transito dei convogli. Lavori programmati, certo, che hanno subito un improvviso stop per il lockdown, lo stop forzato che per 90 giorni quasi ha fermato il Paese da Nord a Sud. E che adesso ripartiranno, accompagnati da un silenzio assordante. Nessun avviso, né comunicato stampa, per informare gli utenti, i pendolari: sul sito di Trenitalia nessuna comunicazione di servizio, stessa situazione su quello di Rfi. Alla stazione ferroviaria di Campobasso, ieri pomeriggio, il deserto: nelle bacheche nessun avviso per informare gli utenti che da lunedì andrà in lockdown anche la tratta ferroviaria del Molise, e non per poco tempo. Lo si scopre solo cercando di comperare, rigorosamente online, un biglietto: bus sostitutivi, almeno fino a Venafro o Roccaravindola. Al momento, e mancano solo 2 giorni al giorno X del trasporto ferroviario molisano, nessuno ha inteso informare ufficialmente i pendolari molisani che da lunedì non sarà più possibile, in Molise, usufruire del trasporto ferroviario. I lavori si concretizzeranno in due step, così come aveva anticipato mesi addietro il già assessore ai Trasporti, Vincenzo Niro. Lavori ‘spezzatino’ nel senso che la tratta Isernia-Roccaravindola dovrà essere completata per prima, entro gennaio 2021 al massimo, così da permetterne subito l’utilizzo. I lavori sulla seconda parte, da Campobasso ad Isernia, dovranno concludersi entro dicembre 2021 e, una volta terminati, consentiranno il transito sull’intera tratta, completamente (e finalmente) elettrificata, dal gennaio 2022. In questi mesi i collegamenti saranno garantiti da autobus sostitutivi che rispetteranno gli stessi orari delle corse dei treni, quei convogli che andranno definitivamente in pensione visto che, non appena terminati i lavori, saranno utilizzati i treni elettrici. Non saranno mesi facili, questo è evidente, per chi preferiva il tanto vituperato treno a gasolio – in arrivo spesse volte in ritardo al famigerato binario 20 bis della stazione Termini – alle corse in bus, che devono fare i conti con gli imprevisti del traffico e le insidie della strada. Una buona notizia c’è: dal 15 luglio si potrà andare al mare usando il treno. Sulla tratta che dal capoluogo porta a Termoli sono in via di completamento lavori importanti di manutenzione e di rifacimento di alcune gallerie. Il collegamento sarà garantito con due coppie di treni al giorno. Chissà se qualcuno da Trenitalia o da Rfi si preoccuperà di comunicarlo…

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