E’ poco scaramantico dire che il Campobasso è con un piede e mezzo in serie C? Forse sì, e gli appassionati in materia storceranno il muso e faranno scongiuri. Ma con i risultati di ieri e la superiorità manifesta dei Lupi nei confronti della seconda della classe che arranca da settimane è lecito esporsi. E allora, da oggi la leader ha cinque punti di vantaggio sul Notaresco, grazie alla vittoria sul Tolentino e al contemporaneo pareggio dei rivali che hanno una partita in più. Col recupero di Vastogirardi del 26 maggio potenzialmente si potrebbe parlare di un roboante +8. Ma non corriamo: quel che è certo è che a cinque turni dalla fine (per gli abruzzesi, sei per i rossoblù, ndr) il vantaggio sembra rassicurante. Soprattutto alla luce della prova di forza e di brillantezza messa in vetrina dalla squadra. Il 3-2 fotografa esattamente quanto successo sul rettangolo verde di Selvapiana: capovolgimenti di fronte, marchigiani vogliosi di fare bella figura, campobassani costretti a dare fondo a tutte le proprie energie per intascare i tre punti e avviare la fuga decisiva per il salto di categoria.
Prima porzione senza reti. “Corti, rapidi, concentrati”. Mirko Cudini è scatenato in panchina e ‘telecomanda’ i suoi chiamando ora Vitali, ora Fabriani (dalle sue parti) per sistemarli sul campo in fase di non possesso. Un Campobasso pimpante, voglioso di andare a cogliere i tre punti dall’albero della vittoria. Magari a tratti frettoloso, frenetico. Si torna al 4-3-3, Di Domenicantonio prende il posto di Vittorio Esposito che è in dubbio anche per Giulianova domenica prossima: il recupero prosegue ma meglio non forzare i tempi. L’atteggiamento è buono, testa bassa e caccia al gol. Che sembrerebbe arrivare già al 10’, quando Di Domenicantonio da sinistra elude il fuorigioco e prova il gran gol di mancino, palla a fare il ‘pelo’ al palo. Candellori resta l’uomo in più, in difesa qualche rischio su un corner e un’uscita pericolosa di Raccichini che per qualche secondo mette i brividi. Come li mette Vanzan, ma al portiere avversario, il destro è velenoso ma muore fuori. Il problema è che i marchigiani se la giocano eccome, sfiorando il vantaggio con Strano che tutto solo si divora l’1-0. E non finisce qui, visto che i cremisi fanno vedere i sorci verdi prima con Padovani e poi con Tortelli che non sfruttano le propizie occasioni. Mentre viene annullato il secondo gol di giornata a Bontà, questa volta però Cogliati sembra in posizione regolare.
A inizio ripresa la svolta. Corner di Di Domenicantonio, incornata di Menna e sotto misura Dalmazzi insacca. Seconda rete in campionato per il fortissimo centrale toscano. Tolentino mai domo ma Lupo ancora più determinato: corre il 61’, Di Domenicantonio effettua un cross di sinistro che assume una traiettoria perfida per Governali costretto a raccogliere il pallone nel sacco. Il match cala di intensità, i Lupi gestiscono ora la situazione. Ma è un’illusione: Capezzani realizza l’1-2 a qualche secondo dal gong, e prima che l’arbitro, che ha diretto in maniera molto negativa la partita, decretasse sei minuti di recupero, diventati poi sette. Secondi interminabili: da una parte si soffre in tribuna, dall’altra i tantissimi a casa incollati a cellulari e computer a ‘gufare’ il Notaresco e incitare da lontano il Campobasso. Fino al triplice, liberatorio fischio finale. Dai che “C siamo quasi”…

Franco de Santis

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