Dopo le esternazioni di Gesuè, ieri il presidente della Lega Pro Ghirelli ha voluto precisare a La Casa di C che «nel merito mantengo il riserbo e il silenzio perché è in corso la procedura nei livelli di giustizia. Tengo solo a sottolineare che ho parlato ripetutamente con chi di dovere dicendogli esattamente quale fosse la situazione e cosa occorresse fare». Parole inequivocabili, che confermano un fatto abbastanza noto: il Campobasso era stato informato, anche in maniera non ufficiale, dei problemi esistenti.
Domani potrebbe essere il giorno giusto per la pubblicazione delle motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni. Il Campobasso le attende con ansia per poi inoltrare il ricorso al Tar del Lazio che ha in calendario di riunirsi martedì 2 agosto. Insomma, nel giro di una settimana si capirà qualcosa in più del destino dei Lupi, che salvo sorprese clamorose sarà lontano dalla serie C. Anche se mai dire mai. Intanto, è stata convocata per le ore 11 di giovedì 28 luglio la riunione del Consiglio Federale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione dei verbali delle riunioni del 28 giugno e dell’8 luglio, i seguenti punti: “comunicazioni del presidente; informativa del segretario generale; domande di integrazione dell’organico del Campionato di Serie C 2022/2023: provvedimenti conseguenti; criteri relativi alle Licenze Nazionali per l’ammissione ai Campionati Professionistici stagioni sportive 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026; modifiche regolamentari; nomine di competenza; varie ed eventuali”. Significa che finalmente la Federazione si è resa conto che deve darsi altri regole, a partire dalle novità sui criteri relativi alle Licenze Nazionali, che per ora hanno fatto fuori il Campobasso. Purtroppo si procederà con l’integrazione dell’organico: significa che al posto dei Lupi e del Teramo saranno ripescati altri due club, presumibilmente Fermana e Torres. Il tutto, in attesa però che si pronunci il Tar del Lazio sui ricorsi delle due escluse da Covisoc, Figc e Coni.
A livello societario, proseguono i contatti tra Mario Gesuè e Matt Rizzetta. Il socio americano sarebbe entusiasta all’idea di poter diventare il punto di riferimento della proprietà rossoblù ma allo stesso tempo esistono per lui difficoltà oggettive legate ai conti e ai bilanci. In ogni caso, i colloqui continuano e chissà che non possano trasformarsi in qualcosa di più. Lo scenario al momento più verosimile sarebbe una ripartenza dalla serie D in sovrannumero. Ma in che modo? Difficile dirlo ora.
Nelle ultime ore la società ha voluto precisare che i tesserati non sono ancora svincolati: «La Ss Città di Campobasso precisa che, alla data odierna, tutti i tesserati risultano ancora vincolati con il club rossoblù fino a eventuale delibera da parte del presidente federale ai sensi dell’art. 110 Noif. La decisione del Collegio di Garanzia del Coni, che peraltro verrà appellata al Tar del Lazio, non comporta infatti automaticamente il cosiddetto “svincolo d’autorità” dei calciatori. In virtù delle notizie di stampa circolate in queste ore e – soprattutto – delle trattative che pare siano in corso tra tesserati del Campobasso e altre società, si invitano tutte le parti in causa ad avere comportamenti consoni alle norme federali, oltre che rispettosi del particolare momento che stanno attraversando i nostri colori».

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