La nona vittoria in trasferta è arrivata, come da pronostico, al cospetto dell’Olympia Agnonese che se l’è giocata bene. Ora si punta alla settima in trasferta. Ma prima della sfida domenicale che la sedicesima giornata prevede a Gambatesa bisognerà affrontare il Venafro. Sì, perché domani è di nuovo tempo di scendere in campo a Selvapiana per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. All’andata i rossoblù si imposero sui bianconeri grazie a un gol messo a segno da Lombari nel primo tempo. Basterà anche un pari per passare il turno. Intanto, la squadra dopo aver ricaricato le batterie nella sosta natalizia è concentrata sugli allenamenti, come vuole il tecnico Pino Di Meo. Al momento non si allena Davide Fruscella che è vittima di uno stiramento e dovrà attendere qualche altro giorno prima di tornare abile e arruolabile. Entro un paio di settimane dovrebbe essere tutto a posto. Verso il recupero i due acciaccati, per via di stati influenziali, Traorè e Di Lallo. Queste le sensazioni dell’allenatore al termine della gara di due giorni fa.
Mister, si riprende da dove si era lasciato, ovvero dalla vittoria: come valuta la gara contro l’Agnone?
«Una partita che dovevamo vincere per forza, l’abbiamo vinta pur andando incontro a qualche difficoltà fisica perché non siamo ancora a posto. Ma devo dire che nel complesso siamo andati bene».
Com’è la condizione generale?
«Stiamo recuperando tutti, pian piano cerchiamo di recuperare anche Fruscella e arriveremo fra quindici giorni che saremo tutti a posto».
Tutto lascia presagire a uno scontro diretto a Isernia decisivo per la promozione diretta, no?
«Sapevamo che sarebbe stata così. Non bisogna fare alcun passo falso perché non ce lo possiamo permettere. Bisogna vincere sempre e arrivare allo scontro diretto almeno con i due punti di vantaggio che abbiamo accumulato, che sono meritatissimi per quanto fatto. Continuiamo così, puntiamo a vincere».
Cosa vi ha detto il vicepresidente Cirrincione?
«Il vicepresidente è una persona molto simpatica, molto schietta, abbiamo parlato di tutt’altro non di calcio».

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