Doveva essere la giornata di una (mini)rivelazione. In realtà è stata un’altra giornata interlocutoria, anche perché Giulio Di Palma, l’imprenditore vicentino con origini oratinesi, ha cercato più di una volta il sindaco Di Bartolomeo, non avendo risposte, nemmeno da palazzo San Giorgio.

Dove richiamerà in mattinata, complice anche l’assise civica cittadina. “Solo dopo che avrò parlato con il sindaco, formalizzerò le mie intenzioni”, ha fatto sapere.

Aggiungendo: “Lega Pro o serie D hanno un’incidenza relativa anche perché di certo non sono venuto a cercare un titolo sportivo di Lega Pro a prezzi di saldo, ma la mia intenzione è rilevare il club. Diversamente, magari, avrei anche potuto rivolgere gli occhi altrove. Il mio discorso legato al Campobasso è fatto con le migliori intenzioni”.

Quanto alla scadenza Covisoc, l’opinione di Di Palma è ben precisa: “Non rispettare la data del 15 aprile significherebbe un punto di penalizzazione e la perdita dei premi con la restituzioni degli stessi. Ma più che per questo mi spiacerebbe per i ragazzi che dovrebbero attendere ancora per vedere riconosciuta la loro opera sul campo. Di certo proveremo a far qualcosa se si riesce, però prima bisogna darsi da fare”.

In giornata, tra l’altro, arriverà in città (nel primo pomeriggio, appuntamento tra le 15 e le 15.30) anche l’imprenditore laziale che, nei giorni scorsi, aveva fatto pervenire una mail al sindaco Di Bartolomeo.

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