Sono arrivate le decisioni del giudice sportivo di serie D dopo il parapiglia che ha fatto da cornice al derby di domenica al ‘Lancellotta’ tra Termoli ed Isernia (nella foto l’intervento dei Vigili del Fuoco per ripulire la tribuna ospite dal pesce putrefatto depositato).

Ai giallorossi è stata comminata una sanzione di 2.000 euro ed una gara da disputare a porte chiuse (quella di domenica contro la Recanatese) per avere – come si legge nel comunicato ufficiale numero 131 – ‘propri sostenitori in campo avverso prima e durante lo svolgimento della gara, lanciato e fatto esplodere nel settore loro riservato, sulla pista di atletica e sul terreno di gioco una quantità impressionante di materiale pirotecnico (ventisei petardi e sette fumogeni)’, nonché per avere ‘al primo minuto del secondo tempo esposto uno striscione recante scritta offensiva per la ‘stirpe Iserniana’ ed intonato cori ingiuriosi all’indirizzo della squadra ospitante’ ed aver ‘danneggiato i servizi igienici del locale ubicato nel settore loro riservato’.

Per la società del presidente Nicola Cesare, tra l’altro, ci saranno da risarcire gli eventuali danni, se richiesti e documentati.

Anche il team del presidente Monfreda è stato multato per un totale di 1.800 euro. La motivazione, stando al rapporto dell’arbitro e del commissario di campo, è legata all’avere i propri sostenitori ‘lanciato sulla pista (dietro la panchina della squadra ospite) due petardi ed un fumogeno’, col club che aveva alle spalle già una recidiva specifico su questo fronte.

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