I più romantici a fine partita suggeriscono: la storia si ripete, dopo quarant’anni il Campobasso lo rifà e batte di nuovo la Juventus. Gala come Ugolotti… Poi si torna sulla terra: i Lupi castigano all’ultimo respiro l’under 23 bianconera, che non è quella di Platini ma di certo dà molto fastidio a un Lupo prima convalescente, poi in forma per premere e vincere la partita i recupero della nona giornata.
Con una mezz’ora di alto livello il Campobasso porta a casa tre punti pesantissimi e si rilancia in maniera veemente. Dopo una prima ora sonnecchiosa, i Lupi cambiano marcia con l’ingresso di Gala, finalmente decisivo, non solo per la rete che vale oro quanto per una prova di qualità e carica di sostanza.
Zauri estromette dall’undici iniziale Gala, Leonetti e Magnaghi e si affida a Lombari e Di Livio in appoggio a Padula. Inizio promettente per i molisani: galoppata a sinistra di Di Livio, uno sguardo al centro dove scorge Lombari anticipato all’ultimissimo istante in calcio d’angolo. La partita è equilibrata, i padroni di casa ribattono con il tentativo di Turicchia che però non trova il bersaglio. Ben più corposa l’opportunità del 13’: Vacca viene imbeccato in profondità, controlla bene ma forse anticipa il tiro di mancino che va a lambire il palo. I bianconeri restano pericolosi con l’ispirato Vacca che avanza palla al piede prima di scoccare un destro potente che però si alza sulla traversa. I Lupi non riescono a costruire grandi occasioni da gol, badando piuttosto a restare compatti a centrocampo. Nella seconda parte del tempo i ritmi si abbassano.
Si riparte sulla stessa lunghezza d’onda. Puczka al 51’ prova di sinistro ma la sfera si spegne sul fondo. All’improvviso la chance grossa per i campobassani: Lombari serve al limite Leonetti che opta per il tiro rasoterra, lo strozza e il pallone finisce mestamente al lato. Zauri lancia nella mischia Gala e Parisi per Serra e Lombari. Al minuto 77 va a un passo dal gol la squadra ospite: Gala calcia bene e in modo teso la punizione da sinistra, colpo di testa di Padula che chiama al mezzo miracolo Scaglia. Poco dopo ancora il portiere bianconero è decisivo sulla botta di Gargiulo, ma l’arbitro ferma tutto per presunto fuorigioco. Ma premono i Lupi. Al 93’ serve un miracolo di Scaglia sulla conclusione di sinistro di Martina, un minuto dopo è alta la traiettoria sul tiro scoccato da Gala. Che però al 95’ fa esultare e scattare dalla panchina, dagli spalti e dai divani di casa migliaia di tifosi: un cross velenoso dalla mancina si trasforma nel gol del colpaccio rossoblù.    Franco De Santis

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