E-WORK FAENZA BASKET PROJECT 57
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 56
(21-11, 37-22; 45-43)
FAENZA: Schwienbacher 8 (1/2, 1/3), Franceschelli 2 (1/2, 0/1), Ballardini 7 (2/4, 0/4), Morsiani 12 (5/12, 0/1), Soglia 12 (6/10); Brunelli 10 (3/8, 1/7), Baldi 6 (3/5), Franceschini (0/3, 0/2), Chiabotto (0/1, 0/2). Ne: Bodan, Dell’Olio e Meschi. All.: Rossi P.
CAMPOBASSO: Marangoni 6 (1/4, 0/2), Mancinelli 13 (2/5, 3/5), Mašić 8 (2/5, 1/4), Sanchez 12 (4/9, 0/1), Bove 10 (0/8, 2/3); Porcu 7 (2/3, 1/3), Di Gregorio, Chrysanthidou (0/1). Ne: Di Costanzo ed Amatori. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Vittori (Ascoli Piceno) e Guercio (Ancona).
NOTE: fallo tecnico a Sabatelli (allenatore Campobasso). Tiri liberi: Faenza 9/14; Campobasso 13/17. Rimbalzi: Faenza 39 (Morsiani 7); Campobasso 45 (Sanchez 13). Assist: Faenza 14 (Schwienbacher 5); Campobasso 11 (Porcu 5). Progressione punteggio: 6-2 (5’), 29-13 (15’), 42-28 (25’), 51-50 (35’). Massimo vantaggio: Faenza 18 (37-19); Campobasso 3 (53-56).

Un terzo quarto di assoluta sostanza, un finale con sorpasso ed un po’ di tensione costata cara lasciando il PalaBubani di Faenza avverso, ma con la netta convinzione di essere vicini al colpaccio e – soprattutto – il vantaggio della differenza canestri ancora a proprio favore nel doppio confronto con le romagnole. La Molisana Magnolia Campobasso esce sì con il referto giallo dall’impianto delle romagnole, ma con gli applausi per una prova di autentico spessore che conferma le qualità di un gruppo di autentiche gladiatrici.

Eppure, nei primi minuti, la via del canestro per le magnolie è particolarmente intricata sin dall’avvio. Nonostante una buona circolazione, le magnolie siglano due punti con Mancinelli e si perdono in diverse circostanze, mentre Faenza anche con tiri allo scadere dei 24 riesce a realizzare. Bove, con una tripla, riporta le campobassane a -10 (17-7), ma è una tripla di Schwienbacher ad ampliare nuovamente le distanze che sono all’insegna di uno scarto in doppia cifra alla fine del quarto (21-11).

Faenza parte con maggior piglio anche nel secondo periodo perché l’attacco rossoblù continua a picchiare in testa, arrivando a conclusioni forzate e peraltro a fil di sirena. Come delle formichine, però, le rossoblù provano a non farsi trascinare dalla marea romagnola e a restare in contesa, anche se il ferro del PalaBubani continua ad essere stregato per le conclusioni dei #fioridacciaio, tant’è che le romagnole hanno cinque possessi pieni di margine (37-22) all’intervallo lungo.

Al rientro dall’intervallo lungo, la difesa rossoblù riesce anche ad imbrigliare le proprie avversarie, ma è l’attacco che continua a non produrre, anche a cronometro fermo. Così il tempo finisce per essere alleato delle romagnole che arrivano anche al +16 del 42-26. Ballardini stoppa Mašić, che però sa come rifarsi infilando cinque punti in un amen e costringendo il coach romagnolo Rossi a chiamare time-out. Sempre la croata con un acrobazia che le vale un gioco da tre punti riporta le rossoblù sotto la doppia cifra di gap (43-34). Un’altra tripla – stavolta di mancinelli – regala ai #fioridaccaio il -8 (45-37) con Faenza che poi commette infrazione di 24 secondi in attacco. Altre due triple, una di Bove e l’altra di Mancinelli, mandano in bambola le faentine che si ritrovano con due soli punti di margine al 30’ (45-43).

L’avvio di quarto periodo è all’insegna della grande tensione. Faenza va a +6, ma la tripla di Mancinelli vale il -1 del 51-50 con l’attacco romagnolo che inizia a sfaldarsi. Porcu sigla il sorpasso (53-54). I due liberi di Sanchez sigillano il +3 (53-56). Marangoni realizza, ma a 24 secondi conclusi. Faenza non ci sta e, dopo aver fallito un’azione offensiva, pressa a tutto campo, guadagnandosi il -1 (55-56). Ed è poi Ballardini in isolamento a siglare quello che è il definitivo vantaggio delle romagnole (57-56), lasciando tanto rammarico nel gruppo rossoblù, ma al tempo stesso la convinzione di avere tutte le qualità per prendersi delle belle soddisfazioni anche su questo parquet.

Per coach Mimmo Sabatelli, così, alla fine le riflessioni nell’analisi della contesa mettono insieme orgoglio e rammarico.

«A caldo – spiega – rimane più il rimpianto per quella che poteva essere una vittoria. Dopo una partenza in salita, abbiamo avuto una reazione incredibile nella ripresa. Gli applausi vanno a queste ragazze per quello che hanno saputo fare. Perché i primi due quarti così in sordina? C’era tensione e la loro difesa era molto fisica con le mani addosso, ma siamo stati bravi proprio lì a prendere energia e, nonostante il gap in doppia cifra, siamo riusciti a risalire la china e riportarci avanti prima di cedere sul finale».

La differenza canestri, però, parla ancora a favore delle rossoblù. «Il campionato è ancora lungo – aggiunge il trainer delle magnolie – ed ora dobbiamo pensare unicamente a lavorare e crescere ulteriormente».

Le campobassane, ora, torneranno sul parquet amico del PalaVazzieri, stavolta con una collocazione temporale differente rispetto al tradizionale sabato pomeriggio. Complice una richiesta di carattere logistico da parte delle isolane, le rossoblù scenderanno in campo domenica con palla a due alle ore 18.30 per ospitare la Virtus Cagliari.

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