Il Campobasso concede il bis e si sbarazza con il minimo sforzo del Porto Sant’Elpidio. I ragazzi locali hanno fatto quello che hanno potuto: nove su undici erano under, hanno retto l’urto per 22 minuti, poi Candellori ha deciso che era tempo di ‘cuocere i ceci’ e il destino della partita è stato scritto a fuoco. 2-0, una volta si sarebbe detto vittoria col più classico dei risultati. La perfezione anche nei momenti per colpire: metà primo tempo e inizio ripresa, proprio a tagliare le gambe alla più che flebile reazione marchigiana. Diciamola tutta: la differenza tecnica sul campo era visibile a chilometri di distanza, nonostante il buon Mirko Cudini abbia deciso – a ragione – di cambiare mezza squadra rispetto alla trasferta vincente di Genzano contro l’Albalonga. Le risposte da chi viene utilizzato di meno sono state abbastanza buone, soprattutto da parte di Di Domenicantonio, diciamo il vice-Esposito che si sta ritagliando il suo spazio e ha rotto il ghiaccio in fatto di gol. L’altra rete è arrivata dal Lupo più in forma, quel Kevin Candellori che ha timbrato il cartellino in tre occasioni in soli quattro giorni. Tra l’altro, l’assist per il raddoppio è sempre il suo. Non ha sfigurato a centrocampo Tenkorang, mentre qualcosina in più ci si attendeva da Sbardella e Zammarchi. Ma ci sarà tempo anche per loro di imporsi.
È invece rimasto a casa, per scelta tecnica, Ferdinando Sforzini. L’attaccante non è stato convocato e non risultano infortuni. Dunque, i rapporti tra il calciatore ex Palermo e i rossoblù sembrerebbero raffreddarsi e anche parecchio, dopo una convivenza complicata per via dei pochissimi minuti giocati tra condizione precaria all’inizio, scelte tecniche e covid poi, difficoltà a inserirsi negli schemi infine. Di fatto, il suo contributo si è concretizzato nell’1-2 di Castelnuovo, peraltro inutile per il risultato finale, e in qualche colpo di testa in area nei finali di partita. È chiaro che in un modo o nell’altro bisogna prendere una decisione. E potrebbe essere quella del divorzio a questo punto.
Detto questo, con due match ancora da recuperare, il Campobasso si è ripreso con le unghie e con i denti il primato della classifica. 27 punti in 12 giornate contro i 26 (in 14) della seconda Castelnuovo. Situazione idilliaca a due giorni dal quarto impegno ravvicinato: mercoledì a Selvapiana ‘sbarcherà’ il Rieti per uno scontro diretto che può dire ancora di più sulla possibile fuga in vetta di Bontà e compagni.
La squadra è rimasta compatta, sicura di sé, magari non bellissima ma concreta sicuramente. E avrebbe potuto colpire almeno altre due volte se fosse stata più fredda con Vanzan e Cogliati. Con un Candellori in formato super si è andati però sul sicuro, tiro-cross velenoso per il vantaggio e poi gestione intelligente fino al raddoppio di inizio ripresa, quando è stato Di Domenicantonio a mettere il sigillo sui tre punti. Tra l’altro, dopo un lungo digiuno ne sono arrivate addirittura due in 96 ore di vittorie in esterna. Un’iniezione di fiducia incredibile in vista del rush finale del girone di andata che si concluderà il 14 col Pineto in casa. Ma prima bisogna pensare al Rieti, come detto, oltre che al Fiuggi domenica 7 febbraio.

Franco De Santis

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