Testa alla Vastese ma anche orecchio teso a Piedimonte. L’abbiamo detto, la lotta al vertice è ormai anche guerra di nervi, vince chi li ha più saldi. Il Campobasso capolista, con due punti di vantaggio sul Notaresco, trova sulla propria strada un’avversaria non agevole (se mai ce ne fossero, ndr), affamata di punti salvezza e da poco sconfitta dal Matese. Dunque vogliosa di rifarsi. Non proprio le condizioni ideali per pensare di fare un sol boccone degli avversari che però, detta in maniera franca, hanno di certo qualcosa in meno dei rossoblù, chiamati a vincere senza discussioni. I tre punti, col passare delle giornate, diventano sempre più pesanti, preziosi, fondamentali. A otto giornate dalla fine e con due recuperi da smaltire per entrambe, le due battistrada si proiettano agli ultimi due mesi di campionato sfidandosi ormai a distanza. Anche perché sul campo la squadra di Epifani le ha prese sonoramente sia all’andata che al ritorno. E questo sta facendo la differenza.
L’ex rossoblù nonché molisano di San Martino, Fulvio D’Adderio, avrà l’arduo compito di provare a imbrigliare, o meglio, limitare, lo strapotere che spesso a Selvapiana il 4-3-3 di Mirko Cudini viene fuori al cospetto di quasi tutti i rivali. Il mister ospite dovrebbe schierarsi con un 4-4-2 che avrà nell’interessante under Mamona il calciatore più estroso, anche se i tifosi campobassani ricordano non certo con piacere Martinez, che proprio al 90’ all’andata timbrò il 2-2 finale. Nel primo tempo i Lupi passarono in vantaggio con Bontà, poi il pareggio di Valerio e il nuovo sorpasso di Candellori. Prima degli ultimissimi istanti di gara non gestiti al meglio. Tatticamente D’Adderio punterà a creare superiorità numerica in mezzo al campo con Obodo e Di Prisco centrali e spostati sulle fasce Martinez e Solimeno. Tre gli infortunati, il portiere Di Rienzo, il difensore centrale Capitanio e l’attaccante Martiniello. Queste le indicazioni della vigilia.
Cudini ritrova Alessandro Dalmazzi al centro della difesa con Damiano Menna, seppure Luca Sbardella abbia dimostrato di attraversare un ottimo momento di forma. Tra i pali Raccichini, col vice Oliva in panca. Sulle corsie laterali i due ‘motorini’ Fabriani e Vanzan. A dettare i tempi penserà Ladu, ‘protetto’ dagli interni Candellori e Bontà. E poi il tridente delle meraviglie, a segno 23 volte e sempre protagonista nelle azioni d’attacco rossoblù. Arbitrerà l’incontro il signor Alessandro Cutrufo della sezione di Catania, assistito da Marco Campanella di Agrigento e Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto.

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