Lavoro, salute, trasporti, scuola: la Cgil Molise chiede chiarezza ai parlamentari (oggi candidati) che da lunedì prossimo rappresenteranno il Molise alla Camera e al Senato. Chiede agli stessi un impegno solenne, chiede di capire come hanno intenzione di risolvere le molteplici vertenze, chiede di sapere in anticipo quali le intenzioni.
Sul lavoro, l’organizzazione sindacale ricorda di aver presentato la “Carta dei diritti universali del lavoro”, legge di iniziativa popolare «che rimette al centro il valore del lavoro e i suoi diritti fortemente compromessi da un decennio di continue riforme, tra cui cosiddetto Jobs Act». In tal senso la Cgil invoca «un chiaro impegno» dei candidati molisani «affinché tale proposta di legge sia condivisa e discussa nel futuro Parlamento».
«L’Italia – si legge in una nota della segreteria della Cgil Molise – è un Paese ormai in dismissione sotto tanti punti di vista. Lo si vede ogni giorno con la decadenza morale, etica e sociale che purtroppo contraddistingue l’epoca attuale; senza dimenticare la rinascita di fenomeni xenofobi e razzisti, l’illegalità sempre più presente e la disaffezione verso le istituzioni, tutti segnali che dovrebbero preoccupare fortemente, in primo luogo, chi governa e chi si accinge a governare questo Paese.
Un Paese che vede minate le sue fondamenta, un Paese che ancora non realizza la piena applicazione della sua Carta Costituzionale ma che, piuttosto, non perde occasione per delegittimarla. I vari Governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, infatti, si sono cimentati nel ricercare formule e modalità che consentissero lo smantellamento lento, ma progressivo, anche di quegli articoli applicati o parzialmente applicati, condizioni minime per parlare di uno Stato realmente democratico.
Ne sono un valido esempio il diritto alla salute come diritto universale di tutti i cittadini, il diritto all’istruzione, il diritto alla mobilità (trasporto pubblico) e, dulcis in fundo, il diritto al lavoro. Sembra quasi che i massimi esponenti del nostro sistema politico abbiano avuto un solo obiettivo, quello di rottamare tutto e subito, pur di apparire come gli innovatori a qualunque costo.
I provvedimenti normativi sui temi citati hanno reso l’Italia molto più precaria e sempre più esposta al ricatto di terzi. Se poi aggiungiamo a tutto questo che da anni è scomparsa una politica vera sul Mezzogiorno e sui suoi problemi strutturali,possiamo certamente dire che il compito per i futuri deputati non sarà facile.
In questi giorni di campagna elettorale – ancora la Cgil – , tutte le forze politiche sono impegnate nell’esporre le proprie ricette per risolvere i problemi dell’Italia. Problemi seri, impegnativi e complessi che necessitano di altrettante risposte serie, impegnative e complesse. Per questo, la Cgil Molise ritiene importante che il dibattito locale sia concentrato sui temi veri, quali appunto il lavoro, la sanità, l’istruzione, lo stato sociale, i diritti di cittadinanza, ecc.
Sul tema del lavoro, in particolare, come Cgil abbiamo presentato una legge di iniziativa popolare denominata “Carta dei diritti universali del lavoro”, che rimette al centro il valore del lavoro e i suoi diritti fortemente compromessi da un decennio di continue riforme, compresa l’ultima del 2014, il cosiddetto Jobs Act. Abbiamo raccolto in tutte le piazze d’Italia oltre 3 milioni di firme e depositata la stessa legge in Parlamento; chiediamo ora a tutti i candidati locali un chiaro impegno affinché tale proposta di legge sia condivisa e discussa nel futuro Parlamento.
Tutti parlano di lavoro, di riduzione del precariato, di giovani, di pensioni, e allora occorre dire con chiarezza, e senza l’utilizzo di semplici slogan, se si vogliono davvero ripristinare i diritti del lavoro ed estenderli a chi non li ha mai avuti, a partire dalla tutela dai licenziamenti facili; se si vuole davvero ripristinare un sistema previdenziale colpito dalla riforma Fornero ristabilendo una gradualità di età per l’accesso al pensionamento e dare una futura certezza previdenziale ai giovani; se si intendono oltrepassare le tante, per non dire troppe, forme di lavoro flessibili.
Chiediamo quindi ai nostri candidati di fare chiarezza. Ad esempio, in assenza di opportunità lavorative, come intendono ripensare le forme di sostegno al reddito di chi ha perso il lavoro?
Così come sarebbe utile conoscere in anticipo cosa ne pensano sul tema della tutela della salute. Si è concordi sul riconoscimento del diritto universale della salute e, come tale, garantito da un sistema pubblico efficiente e funzionale?
Si è d’accordo sulla necessità di modificare la legge sulla scuola, garantendo un sistema di istruzione di qualità altrettanto universale per tutti i cittadini? La legge sulla scuola rompe per la prima volta dal dopoguerra il nesso costituzionale tra istruzione e uguaglianza, istruzione e libertà di insegnamento, istruzione e democrazia.
Si condivide la necessità estrema di potenziare e non smantellare un sistema di infrastrutture e di trasporto pubblico che garantisca la mobilità tra i cittadini evitando isolamenti di interi piccoli territori?
I cittadini, i giovani, gli anziani, i disoccupati e i lavoratori attendono risposte. Molte scelte si faranno a livello nazionale, il nuovo Parlamento e il nuovo Governo dovranno avere un progetto organico per affrontare tutte le problematiche e provare a rifondare il Paese a partire dal lavoro di cui tutti oggi parlano.
Molte altre scelte, però, si dovranno compiere a livello regionale, e su questo tema – concludono dalla segreteria – la Cgil Molise ha già più volte focalizzato i problemi e sottoposto anche punti di riflessione alla politica locale, ma di questo ne discuteremo nelle prossime settimane».

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