Era fine 1983. Da allora il Neuromed di strada ne ha fatta e oggi l’istituto rappresenta una eccellenza sanitaria per il Molise e per il Paese.
Nel dicembre dell’83 ottenne il suo primo riconoscimento di “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” (Irccs).
Il quarantennale sarà celebrato con una serie di eventi. Il primo è il concerto del Quintetto di ottoni e percussioni dell’Opera di Milano con i maestri dell’Orchestra del Teatro alla Scala insieme al soprano Barbara Costa. Si terrà domani (lunedì, 26 febbraio), a partire dalle ore 16, presso l’Auditorium “Marc Verstraete” del Parco tecnologico di Pozzilli, in via dell’Elettronica.
«Celebrando i primi quarant’anni dal riconoscimento come Irccs, l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed si pone oggi, ancor di più, all’incrocio tra innovazione medica e progresso scientifico – afferma il professor Giovanni de Gaetano, presidente Neuromed –. In questi quattro decenni, ogni membro del nostro team, dai ricercatori ai medici, dagli infermieri ai tecnici, al personale amministrativo e ausiliario ha contribuito a una missione che trascende la semplice cura dei pazienti, che si può ottenere in ogni buon ospedale. Siamo diventati una comunità unita, impegnata a spingere il nostro lavoro oltre i confini della conoscenza per migliorare la salute umana. Presso l’Irccs Neuromed – ancora de Gaetano –, il nostro impegno è quello di portare la scienza dalla teoria alla pratica, dal laboratorio alla vita quotidiana e viceversa. Ogni scoperta, ogni progresso nella ricerca, ha il potenziale di trasformarsi in una misura preventiva, diagnostica o terapeutica che può salvare o migliorare vite umane. Guardiamo al futuro con senso di responsabilità, fiducia e speranza: responsabilità nel plasmare la medicina di domani, fiducia nelle nostre capacità di progresso scientifico e speranza per le innumerevoli vite che possiamo salvare e migliorare, non soltanto a Pozzilli o nelle cliniche del Neuromed Clinical Research Network, ma anche in tutto il mondo, grazie alle collaborazioni nazionali e internazionali, alla diffusione accademica dei risultati delle nostre pubblicazioni scientifiche e a un intelligente uso dei canali di comunicazione sociale».
Il Neuromed deve il suo successo ad una geniale intuizione imprenditoriale ma sicuramente anche ad un grande protagonista della medicina del Paese, il professor Luigi Frati, direttore scientifico dell’Istituto.
«Il cammino che ha portato Neuromed a diventare un Irccs – spiega Frati – è stato caratterizzato da una visione lungimirante: si è realizzato non solo una struttura clinica di grande efficienza, ma anche un Parco scientifico-tecnologico che gradatamente ha sviluppato linee e competenze di assoluta competitività internazionale, decisamente al passo con i tempi, sia nel campo delle neuroscienze sia delle patologie cardiovascolari e metaboliche. La nostra storia – aggiunge Frati – è quella di un’istituzione che ha saputo integrare con successo la ricerca di punta con l’alta specializzazione clinica: genetica, biologia molecolare, immunologia, neurobiologia e neurofisiologia, patologia cellulare cardiovascolare, epidemiologia di popolazione e biobanking, sviluppo avanzato di imaging hanno assunto gradatamente il senso di offrire opportunità per diagnosi precoci e terapie avanzate. E poiché ricerca e formazione vanno di pari passo va sottolineato il fatto che Neuromed è sede di formazione universitaria in convenzione con le Università romane della Sapienza e di Tor Vergata, alle quali va la riconoscenza per la vicinanza e la condivisione progettuale scientifica di questi anni».
Gli Irccs sono sottoposti a valutazione annuale del ministero della Salute su tre aspetti: produzione scientifica, attività assistenziale, grant competitivi. Nell’ultima valutazione (2023) sulla produzione scientifica Neuromed è risultato quarto, primo tra gli Irccs del Mezzogiorno, primo in assoluto per pazienti fuori-Regione e per grants competitivi. «Ne siamo orgogliosi – conclude Frati –, per Neuromed e per il Molise».

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