Dopo un contenzioso durato tre anni, il Consiglio di Stato ha dato ragione al Consorzio di valorizzazione dei vini Doc del Molise, sostenuto legalmente dalla Regione Molise e sindacalmente dalla Coldiretti, contro i cugini delle cantine dell’Abruzzo.

Oggetto del contendere la possibilità di trasformare le uve coltivate e prodotte in Molise, all’interno dell’area delimitata dal disciplinare dell’Igp ‘Osco’ o ‘Terre degli Osci’ anche nelle cantine delle provincie limitrofe di Chieti, Caserta, Benevento e Foggia.

Alcune aziende abruzzesi sostenevano la validità di tale diritto nelle aree fuori del Molise ed avevano avuto l’avallo del Ministero delle Politiche Agricole, con uno specifico decreto autorizzativo.  Il Consorzio di Valorizzazione dei vini Doc del Molise, la Regione e la Coldiretti, si sono fatti, però, portavoce degli interessi e delle giuste rivendicazione di tutti i viticoltori molisani, che si vedevano scippati della propria identità e caratterizzazione territoriale, riconosciuta e tutelata dalla Comunità Europea.

Per i consumatori e gli amanti del buon vino molisano ci sarà così ora la possibilità di sentirsi ulteriormente tutelati.

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