Ci saranno anche i dirigenti di Coldiretti Molise lunedì (7 settembre) dalle 9.30, insieme ad altri migliaia di agricoltori della Coldiretti, provenienti dalle diverse Regioni, che presidieranno il valico del Brennero, per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea, che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente.

Sotto accusa è una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca ai traffici di ogni tipo di schifezza alimentare, sulle quali si fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Autobotti, camion frigo, container saranno verificati senza tregua dagli agricoltori per smascherare il ‘finto Made in Italy’, dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate da utilizzare per fare formaggi Made in Italy.

“In assenza di regole sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, – denuncia Tommaso Giagnacovo, presidente di Coldiretti Molise – la concorrenza sleale è insostenibile con prezzi riconosciuti agli agricoltori che sono scesi al di sotto dei costi di produzione”.

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