La Flc (la sigla specifica dei lavoratori della conoscenza) della Cgil Molise interviene a muso duro contro la legge di stabilità del governo Renzi.
“Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale che aveva esplicitamente condannato il Governo – si legge in una nota – per non aver rinnovato i contratti del pubblico impiego dal 2009, l’esecutivo continua con la solita arroganza a far finta di niente e non intende mettere soldi per i pubblici dipendenti. La legge di stabilità che avrebbe dovuto stanziare risorse anche su questo tema, prevede appena 200 milioni di euro per i rinnovi contrattuali di tutto il pubblico impiego. Si tratta di una miseria e di un’umiliazione per i dipendenti pubblici, una vera e propria provocazione. È necessario rispondere con un’ampia mobilitazione unitaria per conquistare il contratto, cambiare la pessima legge sulla scuola, peraltro priva di risorse per l’attuazione delle deleghe, investire più risorse in Università, Scuola, Ricerca e AFAM superando il precariato e garantendo a tutti l’accesso all’istruzione”.