Atto intimidatorio o episodio accidentale. Sono le due ipotesi all’origine dell’incendio divampato nella notte nel locale notturno Flamingo di Campochiaro, su cui stanno indagando i carabinieri di Bojano.

Erano circa le tre quando il giovane che risiede al secondo piano, figlio dei proprietari del club, ha avvertito l’odore del fumo. Dopo essere sceso ha visto le fiamme allarmando i pompieri. Il fuoco ha devastato il piano terra dello stabile situato all’ingresso del paese, a due chilometri dal bivio posto sulla Statale 17.

Danni ingenti all’intero fabbricato.

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In lacrime la proprietaria, che questa mattina ha risposto alle domande degli investigatori. I militari dell’Arma di Guardiaregia hanno svolto i rilievi e ascoltato l’intera famiglia oltre alle persone che abitano nella zona, per capire se il locale possa essere stato preso di mira da balordi per chissà quale scopo. Si lavora sul dolo quindi e ad avvalorare questa tesi c’è il rinvenimento di due taniche di gasolio. “Non è incendiabile”, hanno però spiegato i carabinieri, ma chi le ha messe lì e perché? A queste domande si potrà rispondere soltanto dopo che i vigili del fuoco, che sul posto hanno lavorato fino alle nove di stamattina per spegnere il rogo e bonificare la zona, avranno terminato la loro relazione tecnica. Da quel documento si capirà cosa ha innescato l’incendio. Intanto la struttura è stata evacuata e nelle prossime ore si procederà anche a delle verifiche sulla staticità dell’intera palazzina. Il locale notturno da qualche tempo era stato dato in gestione dai titolari, convinti ora che dietro il fatto ci sia la mano di qualcuno che voleva danneggiarli e che ci è riuscito.

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