La Uil Molise torna a farsi sentire sul tema della riorganizzazione postale sul territorio regionale.

In una nota il sindacato rammenta come “rispondendo alle fredde esigenze del contenimento dei costi aziendali, sta lentamente e silenziosamente abbandonando il popolo molisano, attraverso una costante riduzione dei  servizi  essenziali e di welfare: dopo la riorganizzazione degli uffici postali che ha prodotto un vero e proprio disgregamento degli stessi con la chiusura a giorni alterni di quasi tutti gli sportelli minori nei comuni di Campobasso e Isernia, l’azienda continua a razionalizzare sul settore recapito postale. Dal 13 giugno, in provincia di Campobasso partirà un progetto di pianificazione dei servizi postali che vedrà un taglio di 36 zone di recapito con un servizio a giorni alterni, mentre il prodotto J1, ossia quello del giorno dopo, ssarà garantito solo sul territorio di Campobasso e Termoli. Una prova reale del disimpegno aziendale nella nostra regione è la chiusura A del Centro Secondario di Distribuzione Recapito di Bojano”.

Lo scorso 5 maggio il senatore Ruta aveva depositato un’interrogazione al governo. Dalla sua, però, Uil Poste è pronta a proseguire nella sua battaglia “con la convinzione che una diversa organizzazione del sistema possa garantire risparmio e al contempo il permanere del servizio ai cittadini”.

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