Doppie (o finanche triple) firme riconducibili alla stessa persona ma poste su liste elettorali diverse, autenticazioni (pare) irregolari e sottoscrizioni anomale. Le scorse Regionali, quelle che sancirono la schiacciante vittoria di Paolo di Laura Frattura contro l’ex governatore Michele Iorio, sono finite sotto la lente della Procura. Una storia iniziata nel 2013 dopo le segnalazioni partite dalla commissione elettorale insediata presso il Tribunale di Campobasso e che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte del pm Nicola D’Angelo.

Al centro delle indagini liste appartenenti a diversi schieramenti politici, di centrodestra e di centrosinistra.

Una ventina gli amministratori coinvolti: sindaci, ex consiglieri e assessori provinciali e pure qualche attuale inquilino di Palazzo San Giorgio. Sono coloro che rischiano di più dopo il lavoro svolto dalla Digos: gli agenti hanno passato al setaccio gli elenchi, confrontato nomi e documenti di riconoscimento.

L’articolo completo su Primo Piano oggi in edicola.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.