La bella stagione in Molise è partita con netto ritardo, complici le basse temperature e i nubifragi che hanno caratterizzato le prime settimane di giugno e tutto il mese di maggio. A complicare ancora di più la vita ai molisani che, con il primo weekend di caldo estivo hanno deciso di raggiungere la costa, ci ha pensato, come sempre, la Bifernina. Un copione che si ripete puntualmente ogni anno: i lavori lungo il ponte – dove la circolazione è regolata da semafori che consentono il transito a senso unico alternato- hanno generato lunghe code con tempi di percorrenza quasi raddoppiati. Dunque chi ha ben pensato di trascorrere la giornata sulla costa partendo da Campobasso o dai comuni dell’hinterland, è stato costretto ad attendere più di mezz’ora in coda, a procedere a passo d’uomo, o, in estrema ratio, a cambiare strada. Un’odissea che gli automobilisti vivono da anni e che non sembra avere fine. L’Anas alcuni mesi fa ha infatti comunicato la proroga dei lavori di manutenzione sul viadotto fino al 4 agosto. Per consentire gli interventi è in vigore il limite di velocità dei 50 chilometri orari, il senso unico alternato e il divieto di sorpasso. Il tutto si traduce in enormi disagi non solo per i turisti ma soprattutto per i lavoratori che viaggiano quotidianamente. È il caso, ad esempio, di un giovane che domenica sera, al termine del suo turno di lavoro in uno stabilimento balneare di Termoli ha impiegato diverse ore per far ritorno a Campobasso. «Una situazione infernale sul primo viadotto che sale alla diga, in fila da un’ ora – ci ha segnalato – dal bivio di Larino ancora non riusciamo ad arrivare al primo semaforo. Interpellata la polizia stradale nessuno sa nulla! Neanche nel terzo mondo una situazione del genere». Alla fine l’automobilista, esasperato, ha deciso di fare dietrofront e percorre la vecchia statale 87. Insomma, i presupposti per far partire la stagione estiva in Molise non sono di certo dei migliori.

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