La bagarre tra il Comune di Vinchiaturo, parroco e Diocesi per l’acquisto dell’area cimiteriale adiacente al Santuario di Santa Maria delle Macchie sembra essersi chiusa con un lieto fine. Dopo la denuncia del sindaco Luigi Valente è arrivato il chiarimento con il vescovo Gincarlo Bregantini come precisato dallo stesso primo cittadino. «Ho ricevuto una gradita telefonata da monsignor Giancarlo Maria Bregantini – ha scritto Valente – e dopo lungo e proficuo confronto in cui l’arcivescovo si è detto disponibile verso la comunità di Vinchiaturo, mi ha anticipato la sua decisione che renderà pubblica con questo comunicato stampa.
Sono contento per l’ottenimento della soluzione più serena, maggiormente condivisa e logica della vicenda che la mia amministrazione perseguiva da tempo.
Ora non resta che attendere l’autorizzazione dell’arcivescovo in modo che il Comune non attiverà la procedura espropriativa per pubblica utilità.
Sono contento – conclude il sindaco – per la mia comunità sia parrocchiale che civile, le cui esigenze sono sempre al primo posto dei miei pensieri e delle mie azioni.
Ringrazio i miei concittadini e tutti coloro che si sono prodigati, con pacatezza, correttezza e fermezza, per ottenere quanto era giusto ottenere e mi dispiace molto per coloro che sono rimasti inerti alla finestra, pronti poi a gettarsi all’attacco sulla “preda” (il riferimento al consigliere regionale Angelo Primiani che sulla vicenda ha duramente attaccato l’amministrazione nelle scorse ore, ndr) quando le cose sembravano all’apparenza non andare bene».
E come anticipato dal sindaco Valente, a stretto giro è arrivata la nota della Diocesi di Campobasso Bojano: «L’arcivescovo GianCarlo Bregantini, precisa che non ha mai impedito l’uso funerario del terreno attorno alla chiesa di Santa Maria delle Macchie in Vinchiaturo.
Anzi, ha sollecitato più volte il parroco don Peppino Cardegna e il consiglio pastorale parrocchiale, a trovare punti di accordo e armonia con le attese del sindaco e della gente del paese.
Per questa ragione, è disponibile a dare la sua autorizzazione all’Istituto diocesano Sostentamento Clero per la compravendita del terreno, in modo da evitare spiacevoli spaccature, recuperando così la stima e la fiducia reciproca. In questo modo il terreno potrà essere concesso per l’uso cimiteriale».

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