Il 90 percento dei dipendenti della Seac, la società che gestisce il trasporto pubblico locale su gomma, ha incrociato le braccia ieri, in occasione dello sciopero proclamato in una nota congiunta da Faisa-Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt e Ugla. “Evidentemente il pesante comportamento aziendale, sempre contestato dalle segreterie delle organizzazioni sindacali – commentano i sindacati – ha pesanti riflessi nello svolgimento del quotidiano lavoro dei dipendenti, i quali sono anche inseriti nella categoria dei mestieri usuranti. Fra l’altro, una delle motivazioni dello sciopero è nella riduzione del riposo giornaliero fra un turno e l’altro. Le questioni in campo non sono, quindi, solo quelle della modifica dell’orario di lavoro, unilateralmente deciso dall’azienda, ma anche una serie di comportamenti incoerenti e al limite della vessazione. Non dimenticando anche che la situazione attuale, fra cui la recente richiesta d’intervento della cassa integrazione, discende proprio da scelte aziendali”.

Nel mirino dei sindacati finisce anche il Comune di Campobasso dal momento che la Seac gestisce per conto di Palazzo San Giorgio il servizio. “Non possiamo approvare, nell’ambito delle questioni sollevate, la scelta pilatesca dell’amministrazione comunale – l’affondo delle organizzazioni sindacali – la quale dovrebbe essere garante degli interessi della comunità. Quante volte si è interessato della verifica dei bilanci della società di trasporto per vedere se sono rispettati i criteri previsti dalle norme comunitarie?”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.