Lo scorso 10 giugno il primo ‘cartellino giallo’: aveva dichiarato di essere un lavoratore autonomo e aveva percepito l’indennità di funzione in misura intera. Successivamente, però, è stato accertato che il suo status era quello di lavoratore dipendente (di un patronato). Pasquale Colarusso deve restituire 77mila euro a Palazzo San Giorgio e l’importo indebitamente percepito riguarda i quattro anni (dal 2009 al 2013) in cui è stato componente dell’esecutivo guidato dall’ex sindaco di centrodestra Di Bartolomeo.
Ora il Comune di Campobasso ha avviato le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite nei confronti di Colarusso, che siede tra gli scranni del Municipio anche in questa legislatura: è stato eletto alle elezioni del 2014 con la lista dei Popolari per l’Italia.
L’ex assessore allo sport si è sempre detto in buona fede, disponibile a restituire i 77mila euro e aveva chiesto agli uffici preposti la possibilità di una rateizzazione. Ma forse qualcosa non è andato così come previsto dallo stesso Colarusso: l’ente ha deciso di aprire il contenzioso verso il consigliere, così come emerge nella determinazione dirigenziale numero 77 pubblicata sul sito ufficiale. Ma la vicenda forse non si concluderà qui e il Consiglio potrebbe votare la decadenza dell’esponente dei Popolari per l’avvenuta incompatibilità.

L’articolo completo su Primo Piano. 

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.