“Dobbiamo lavorare per i Centri per l’Impiego, sarà una delle nostre priorità”. Testo e musica del neo presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista. Era il 14 settembre e il sindaco del capoluogo, fresco vincitore delle elezioni di secondo livello dello scorso 31 agosto, annunciava il suo intento nella prima  seduta del nuovo consiglio provinciale. La vertenza era stata inserita in cima all’agenda politica dell’ente di via Roma. Sono passati venti giorni e a Palazzo Magno è tutto fermo.

Non c’è traccia nemmeno dell’assegnazione delle deleghe in capo ai consiglieri. Una decina quelle ancora in mano alla Provincia, così come stabilisce la riforma Delrio: tra le principali ci sono viabilità, trasporti, edilizia scolastica, rapporti con il territorio, programmazione, finanza e bilancio, politiche europee, pari opportunità e personale. Durante il primo consiglio provinciale, il nuovo vertice di via Roma aveva promesso che sarebbero state assegnate nel giro di poco tempo. Ma a parte le prime consultazioni con i consiglieri per definire cosa affidare e a chi, poi pare che tutto sia finito su un binario morto.

Stesso discorso per i Centri per l’impiego, da mesi in una situazione di stallo.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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