La scuola di via Leopardi è sicura? E’ questa la domanda che si trova in cima alla lista stilata dai genitori dei bambini della scuola di via Leopardi. Era quasi pieno l’auditorium della media ‘Petrone’ che ieri pomeriggio ha ospitato una lunga e concitata assemblea. I genitori si sono visti per la prima volta dopo la terribile scoperta: l’intervento di miglioramento sismico avviato dall’ex sindaco Gino Di Bartolomeo con una spesa di circa 400mila euro e concluso a settembre del 2014 (con l’amministrazione Battista) non sarebbe servito a rendere più sicura la scuola. Sarebbe stato infatti insufficiente perché ha interessato solo l’asilo (un terzo della scuola, dunque), mentre il resto del plesso non avrebbe un livello di sicurezza accettabile, come già certificato anche dalle relazioni dell’ingegnere Corsi allegate al progetto esecutivo.

Dal sindaco Antonio Battista i genitori pretendono chiarezza e trasparenza, risposte certe e immediate soprattutto se gli studi di vulnerabilità (che pare verranno commissionati all’Università del Molise) confermeranno che il plesso non è sicuro e quindi va chiuso. In tal caso, si aprirebbe una nuova emergenza per i 600 alunni che frequentano la primaria ‘Don Milani’ e la materna ‘Collodi’.

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