Dopo 44 anni Palazzo San Giorgio esce dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Campobasso-Bojano. La proposta di deliberazione, inserita all’ordine del giorno del Consiglio comunale di oggi, passa all’unanimità.

«A seguito della condizione deficitaria e il successivo commissariamento del Consorzio, c’è l’obbligo di legge di uscirne nonostante le prospettive legate ai recenti provvedimenti relativi all’Area di crisi e alle ulteriori risorse in arrivo», le motivazioni che il sindaco fornisce all’assemblea.

Dai banchi del Movimento 5 Stelle il consigliere Luca Praitano espone alcune osservazioni sull’argomento che, dice, «non è di poca rilevanza». «Avevamo già auspicato l’uscita dal Consorzio per lo sviluppo industriale, ma ci si era intestarditi per alcune ragioni. Noi – aggiunge Praitano – approviamo l’uscita: non spenderemo più 100mila euro all’anno per il nulla». Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo Simone Cretella: «Abbiamo investito per troppi anni una somma importante senza avere alcun ritorno». Anche dalla Coalizione civica Tramontano parla di «un’uscita tardiva: credo che siano stati investiti 9 miliardi delle vecchie lire dal ‘72 a oggi senza alcun risultato in termini di sviluppo. E’ un provvedimento opportuno, importante ma tardivo».

 

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