C’è anche Claudio Favellato, imprenditore edile di Isernia, fra le quattro persone finite ai domiciliari per presunti illeciti di corruzione e traffico di influenze: misure cautelari eseguite dai finanzieri del nucleo speciale Polizia valutaria, su richiesta della Procura di Roma.
Tra gli arresti, oltre a quello disposto dal gip nei confronti dell’imprenditore isernino impegnato nel settore delle costruzioni, quelli riguardanti Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco – fino a pochi mesi fa dirigente pubblico di Invitalia -, l’avvocato romano Luca Leone e l’ex consigliere comunale di An, Pierluigi Fioretti. Un sistema di relazioni illecite – così lo ha definito la Procura – che vedeva come beneficiario finale proprio Favellato. «L’indagine – inerente fatti risalenti a un anno e mezzo fa, spiega la Procura in una nota – ha consentito di ipotizzare un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale un ex dirigente pubblico – il figlio dell’ex ministro Visco, ndr -, con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore – l’imprenditore isernino, ndr – e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo».
Inoltre, come riportato anche dall’Ansa, sarebbe emersa «una vicenda corruttiva nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza – per un importo di 230 mila euro – presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate».
Intanto Invitalia ha precisato «di aver cessato ogni rapporto di lavoro con il signor Gabriele Visco a inizio 2023. L’Agenzia è a disposizione delle autorità inquirenti per fornire tutte le informazioni e i documenti necessari e valuterà ogni possibile azione al fine di tutelare la propria posizione come parte lesa» – hanno dichiarato.

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