Gli operatori sanitari del Veneziale di Isernia indosseranno il lutto al braccio durante le ore di lavoro. Sarà questa la clamorosa protesta decisa contro i piani attuativi e l’idea di ripensamento della sanità molisana. Il lutto servirà a mettere in evidenza come la sanità pubblica stia morendo a tutto vantaggio di quella privata.

L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio nel corso dell’incontro che si è tenuto presso l’ex Lavatoio di Isernia con il comitato Veneziale Bene Comune. L’idea è quella di aderire allo stato di agitazione indetto in tutta la regione, ma anche di mostrare agli utenti finali – i pazienti – quanto sia difficile la situazione. Da qui la decisione di porre la fascia nera al braccio: è il lutto per la morte della sanità pubblica, ma anche un segno evidente che le persone possano vedere senza problemi, così da comprendere il reale stato di salute della sanità molisana.

“E’ assurdo che nel piano sanitario di Frattura, che ricalca sostanzialmente quello di Basso, in Molise la sanità privata raggiunga una quota pari al 40%, un vero record e, comunque, una percentuale altissima” ha spiegato Lucio Pastore.

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