Vicky Bucci è morta per annegamento.
Prima dell’emergenza era il caso che aveva inchiodato tutto il Molise, la scomparsa e poi la morte e il ritrovamento nella Panda Rossa nel porto di Termoli. Il medico legale Francesco Introna ha consegnato la relazione col referto alla Procura della Repubblica di Larino, in cui emerge che la donna, 42enne, è morta per annegamento, ma non si sanno per ora altri dettagli. La relazione è ora al vaglio della Procura. Ricordiamo che per la sua morte è indagato l’ex compagno per istigazione al suicidio. Una seconda relazione, quella sulla perizia dell’auto, a cura di Giovanni Russo, è stata trasmessa nelle settimane successive al ritrovamento sempre alla Procura. Sia la Procura che il legale di fiducia del 56enne Maurizio Verini hanno annunciato conferenze stampa nei prossimi giorni, staremo a vedere. La Panda rossa di Vicky, sparita nel nulla con lei nella notte tra il 17 e il 18 dicembre 2019, fu ritrovata un mese dopo circa, il 21 gennaio e recuperata il giorno dopo. Due ore e poco più effettive di lavoro, nonostante la preparazione sia avvenuta quasi dall’alba, dopo il pattugliamento a mare e per terra da quando i sub dei Carabinieri di Pescara hanno individuato la Fiat Panda Rossa con all’interno il cadavere di Vittorina Bucci, come la chiamavano a Larino, località dove ha vissuto da quando era in età prescolare. Presenti sul posto furono a stessa Procuratrice capo della Repubblica di Larino, Isabella Ginefra, la Pm Marianna Meo, il tenente colonnello Raffaele Iacuzio, i medici legali di Bari, Polizia, Carabinieri di altri reparti e della compagnia di Termoli, agenti del commissariato di Polizia, Guardia di finanza a terra e per mare, così come la Guardia costiera. A determinare la svolta dell’indagine, che si dirigeva su tre ipotesi, tra cui l’allontanamento volontario, tramontato alla luce del tragico epilogo, le immagini di una telecamera di video-sorveglianza del porto turistico e dei Cantieri navali del gruppo Marinucci, che hanno documentato la Panda rossa – ma non sappiamo ancora in che data – fiondarsi sul molo Sud, senza poi tornare indietro. Poiché era caduta in mare con alla guida la stessa 42enne, munita persino di cintura, almeno queste le prime indiscrezioni. Poggiata la Panda a 180 gradi sulla strada del molo, grazie al pontone, e all’opera dei sub, si è provveduto a estrarre il corpo, attraverso il ricorso ai Vigili del fuoco, poiché ancora incastrata nella vettura. Successivamente il feretro partì per Bari, per l’autopsia, mentre la Panda è stata minuziosamente studiata per acquisire ogni elemento utile. Enorme l’attenzione della cittadinanza, che in varie porzioni del porto ha gremito le aree a disposizione, compresa quella forse inopportuna di un drone non autorizzato. L’autopsia fu eseguita il 30 gennaio, e durò otto ore, mentre i funerali furono celebrati il 19 febbraio a Larino.

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