Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione civile, è cittadino onorario di Civitacampomarano. Il riconoscimento gli è stato conferito ieri pomeriggio dal sindaco Paolo Manuele per «l’impegno e la fattiva collaborazione verso la comunità di Civitacampomarano in occasione dei gravi eventi di dissesto idrogeologico del marzo 2017, oltre che per il prezioso quotidiano lavoro svolto al servizio del Paese e dei cittadini nelle attività di protezione civile».
Il sindaco Paolo Manuele, nel suo saluto, ha sottolineato «l’esigenza di superare l’immaginario di una protezione civile che interviene solo durante le emergenze considerandola, invece, un’azione quotidiana. È necessario lavorare ogni giorno per mettere al centro dell’agenda la pianificazione e la cultura di protezione civile, avvicinando i giovani e i giovanissimi alla prevenzione e alla conoscenza delle buone pratiche. È bene che i sindaci ricordino che da una buona pianificazione di protezione civile nasce uno sviluppo corretto del territorio».
«Il nostro è un Paese meraviglioso ricco di piccoli borghi stupendi, proprio come Civitacampomarano, ma allo stesso tempo è fragilissimo – ha detto Fabrizio Curcio che in mattinata ha preso parte alla ricorrenza del ventennale del crollo della scuola Jovine a San Giuliano di Puglia – Circa il 13% della nostra popolazione risiede in luoghi con un elevato rischio da frana o da alluvione, dobbiamo lavorare per tutelare la bellezza di questi luoghi garantendone, allo stesso tempo, la sicurezza. Quando nel 2017 questo territorio ha vissuto una grave emergenza, la risposta ha ricalcato perfettamente il modello di intervento della nostra protezione civile: amministratori, strutture operative, volontariato e comunità scientifica hanno lavorato insieme, fianco a fianco. Per questo sono particolarmente felice e onorato di essere, da oggi, cittadino di Civitacampomarano, un onore che condivido con tutto il Servizio Nazionale della Protezione Civile».
A Civitacampomarano anche il governatore Toma intervenuto a margine del conferimento della cittadinanza onoraria a Curcio: «In una giornata vissuta nel doloroso ricordo del sisma del 2002, con lo sguardo e il cuore rivolti al cielo, in memoria degli angeli di San Giuliano di Puglia, abbiamo condiviso anche un momento che rafforza i legami e trasmette speranza».
L’intervento di Toma ha concluso l’incontro presso la Scuola nazionale di formazione per operatori di Sale operative e Centri di coordinamento, a Civitacampomarano, preceduto dalle relazioni del presidente della Provincia Francesco Roberti, del sindaco Paolo Manuele, del Responsabile tecnico del Gal Molise Verso il 2000 Adolfo Colagiovanni e dell’ingegner Curcio che ha esaltato la filiera della sussidiarietà, sottolineando la necessità di continuare a rivendicare tale filiera con attenzione specifica rivolta al territorio e alle sue diversità.
«Questo incontro – ha detto Toma – costituisce un riconoscimento importante ai valori dell’operosità, della professionalità e della comunione di obiettivi e di intenti». Toma ha ricordato il grande lavoro svolto dalla Protezione Civile durante i mesi più duri della pandemia e ha evidenziato le grandi capacità di Curcio e la notevole fiducia in lui riposta dai Presidenti delle Regioni.
«Dell’ingegnere Curcio mi piace ricordare le numerose interlocuzioni avute direttamente, da tanti anni ormai, o in Conferenza delle Regioni. È un confronto costante, sempre franco, essenziale nel percorso che ci ha permesso di allentare la morsa del Covid. Ci siamo incontrati anche in occasione della sua visita al Centro vaccinale di Selvapiana insieme con il generale Figliuolo. Ho sempre percepito, in ogni frangente, la competenza e la sensibilità del professionista e dell’uomo» ha concluso il governatore.

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