Non si fermano i comitati nati per dire no alla realizzazione del tunnel nel centro di Termoli. I comitati TermoliDecide e PartecipaTermoli e il Coordinamento Cittadino No tunnel hanno chiesto l’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione, ma anche della procura della Repubblica di Larino insieme a una serie di altre istituzioni per cercare di capire se l’iter seguito dal Comune sia regolare. All’Anac è stato chiesto di “verificare la regolarità dell’intera procedura sia nelle sue singole fasi procedimentali, sia sulle incompatibilità, sia sulla sussistenza dei presupposti territoriali per l’attuazione dell’intervento nel suo intero complesso”, mentre alla magistratura è stato rivolto l’appello “affinché, acquisiti gli atti di gara, valuti la legittimità delle singole fasi della procedura e proceda, per quanto di competenza, imponendo anche la sospensione di ogni altra attività che possa determinare l’inizio dei lavori”.

Non solo. La lettera si rivolge anche alla prefettura, alla Regione, alla Corte dei Conti per esaminare una serie di aspetti legati all’intero procedimento che porterà alla realizzazione di un tunnel con parcheggio sotterraneo e centro commerciale nei pressi della chiesa di Sant’Antonio a Termoli (nello specifico, un tunnel tra il porto e il lungomare, costruzione di un parcheggio multipiano da 700 posti, 10 appartamenti vista mare, un auditorium, 3 bar, una zona commerciale con negozi e magazzini, una struttura fitness).

I comitati hanno chiesto l’intervento anche della delegazione parlamentare molisana per chiedere di presentare subito dettagliate interrogazioni sull’argomento, ma anche di fare da interfaccia con la Regione “per arrivare al più presto all’approvazione di una legge per il governo e la tutela del territorio, di cui il Molise, unica regione in Italia, ad oggi non dispone”.

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