Comincia oggi, a Palazzo Chigi, il trittico decisivo per le sorti del progetto più qualificante dell’amministrazione Sbrocca: il piano di riqualificazione del centro storico. Una vera e propria effigie politica della compagine che governa la città. Di questo ha parlato ieri mattina in una conferenza stampa articolata il consigliere comunale di minoranza Michele Marone, che ha evidenziato come questo progetto rappresenti lo scopo fondamentale della giunta. «Martedì (oggi, ndr) risulta convocata presso la Presidenza del consiglio dei Ministri la riunione a seguito della opposizione del Ministero beni culturali sul parere negativo della Soprintendenza al progetto sotto il profilo paesaggistico archeologico storico artistico e urbanistico. Franceschini evidenzia come questo tipo di opera non si vede fare alle pendici del borgo vecchio in prossimità della parte storica perché andrebbe a stravolgere in negativo l’aspetto urbanistico e paesaggistico e in virtù dell’approssimarsi della riunione ho voluto ribadire alla cittadinanza questa presa di posizione. Il Comune di Termoli, disattendendo il parere negativo, ha concluso positivamente la conferenza dei servizi decisoria, nonostante il progetto risulti pregiudizievole per il paesaggio». Per Marone, il dato è politico, poiché un Ministro ed esponente autorevole dem si contrappone a un’amministrazione del Pd. «Se un Ministro di questo Governo, competente alla tutela dei beni storici artistici e culturali preposto alla tutela del patrimonio, dice di no, voglio vedere se gli altri membri del Consiglio dei ministri lo vogliono disattendere. Se ci sarà una decisione diversa nell’accogliere parzialmente o non accogliere l’opposizione nella ipotesi di bocciatura totale del progetto, così come richiede il Ministro Franceschini al proprio presidente del Consiglio dei Ministri, viene fuori un problema procedimentale e finanziario perché nel momento in cui la ditta si vede accettare la proposta e dichiararla di pubblica utilità e alla fine c’è la bocciatura, la ditta ha diritto al 3% dell’importo dei lavori 5milioni più la parte privata 19 milioni sono oltre 500mila euro che il comune dovrà dare al privato». L’esponente di Azione civica Molise-Energie per l’Italia si preoccupa di chi dovrà poi pagare dazio e danni. «E’ chiaro che la ditta si rivarrà sull’amministrazione e questo comporta un errore macroscopico da parte di coloro che hanno avuto la responsabilità del procedimento amministrativo, mi auguro che si rivarranno sui dirigenti che sono andati contro la Soprintendenza perché non è giusto che i cittadini paghino questo per un capriccio, perché il sottoscritto ha sempre rilevato la inopportunità di questa opera faraonica, poiché Termoli ha bisogno di una manutenzione e resa nuovamente agibile perché le strade sono come una groviera. Questa amministrazione invece pensa a fare opere faraoniche di cui Termoli adesso non ha proprio bisogno. Dalla nota del Ministro che è un ministro del Pd, oltre che personaggio politico importante si pone anche una questione di natura politica, ossia un ministro del Pd che dice no a un’opera voluta da una amministrazione comunale e regionale del Pd. Vedremo che cosa succederà, ma intanto il caso politico è di tutta evidenza. Al di là di come andrà la conferenza decisoria, guardiamo, unitamente ad altri consiglieri, alla convocazione del Consiglio comunale sulla variante al Prg di Termoli – continua Marone – Il rup Mandrile e l’amministrazione regionale che hanno dato parere favorevole hanno ritenuto di procedere all’aggiudicazione provvisoria dell’opera senza procedere prima alla variante del Prg, dando l’assenso alla realizzazione delle opere commerciale privata e di servizio su un’area che ha destinazione a verde pubblico attrezzato senza trasformazioni quindi questa aggiudicazione come è stata fatta?» Non è la prima volta che Marone torna su questo argomento, oggetto un anno e mezzo fa, anche di una diffida che lui stesso ha inviato a tutti gli amministratori comunali, chiedendo un passo indietro. «In sede di conferenza decisoria il Rup sostiene che la variante sarà fatta secondo la procedura accelerata che prevede passaggio della delibera del Consiglio comunale alla Regione Molise che ha 30-60 giorni per dire la sua, prima di tornare in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva con variante in pochi mesi. In realtà negli atti istruttori della conferenza dei servizi c’è il richiamo del presidente della Regione che assicura che nel momento in cui sarà approvata la realizzazione dell’opera dovrà essere fatta la variante urbanistica tradizionale che prevede la pubblicazione e le osservazioni dei cittadini da trasmettere al Consiglio comunale prima e alla Regione poi, con l’approvazione definitiva in Consiglio regionale. E quindi laddove l’opera sarà approvata, almeno è necessario che Termoli sia messa nella condizione democratica di partecipare con le osservazioni alla variante al Prg». Tuttavia, Marone fa intendere che se così non fosse, i Comitati sicuramente faranno ricorso al Tar. «E’ necessario che i cittadini possano esprimere la loro sulla variante e invito la cittadinanza a partecipare alla seduta di giovedì per interessarsi di questa questione, si tratta di sconvolgere o meno la città di Termoli, anche per far sentire la voce di chi non condivide questo progetto. Questo è un voto per Termoli, noi come consiglieri cercheremo di persuadere i consiglieri di maggioranza affinché si faccia con una procedura che coinvolga anche la cittadinanza. Io mi rimetto nella opposizione di Franceschini affinché Termoli conservi il suo volto, il carisma e la storia. E’ una questione importante, perché è un’opera che cambierebbe il volto della città e quindi i cittadini devono essere interpellati».

Un Commento

  1. Sandro Messi scrive:

    Penso che prima di andare avanti con un progetto del genere sia il caso di sistemare la depurazione delle acque reflue, perchè a mio avviso anche se andrà in funzione il depuratore al Sinarca se non si porterà l’uscita del depuratore almeno a 500 mt. dalla costa gli stabilimenti del luogo dovranno chiudere per l’inagibilità delle acque e tutto ciò perchè le ciambelle non sempre riescono con il buco. ( a buon intenditor )

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