Un tema assai caro alla popolazione termolese e ai turisti, non solo, ma anche al centro di intricate vicende amministrative e giudiziarie. Da anni il sistema depurativo termolese è sotto pressione e dopo l’ultima bolla scoppiata con la rottura bis della condotta di scarico sottomarina si cerca di accelerare almeno la partenza del modulo del Sinarca, così da sgravare parzialmente l’impianto vetusto del porto e renderlo operativo in modo accettabile. Di questo si è parlato due pomeriggi fa al Comune di Termoli, nella seduta congiunta delle Commissioni IV e VI, ossia Ambiente e Lavori pubblici, nella quale è stato invitato a partecipare il dirigente dei Lavori pubblici Gianfranco Bove, che dal 27 luglio scorso si sta occupando della questione relativa al nuovo depuratore di zona a Termoli Nord. Lo scorso 3 agosto, all’incirca una settimana dopo aver ricevuto incarico e documentazione, Bove ha chiesto al Demanio marittimo l’autorizzazione ad allacciare la condotta via litoranea, ma su strada comunale, all’imbocco del Sinarca stesso. Ebbene, l’atto è arrivato martedì scorso, dopo quasi sette mesi. Presente anche un cittadino a questa seduta congiunta, come da nuovo regolamento, oltre a consiglieri di maggioranza e opposizione. Il dirigente dell’ufficio tecnico, ancora con addosso la divisa della Protezione civile comunale per l’emergenza neve in corso, è intervenuto e cogliendo l’occasione intanto per raccontare come si sta affrontando l’emergenza neve e precisare che oltre agli interventi soliti di spalaneve e antigelo, si stesse già predisponendo un piano di riparazione delle buche stradali formatesi proprio per le abbondanti nevicate e gelate che si stanno manifestando. Successivamente ha aggiornato i consiglieri e un cittadino presente sui lavori del depuratore del Sinarca. Al riguardo ha detto di essere stato qualche minuto prima in Capitaneria di porto per ritirare una autorizzazione demaniale, richiesta il 3 agosto scorso è indispensabile per la realizzazione di una nuova condotta fognaria che trasporterà i reflui di Termoli Nord al depuratore nuovo. Il depuratore, secondo le indicazioni fornite dall’ingegner Bove, nominato ingegnere capo il 22 giugno 2017, è stato oggetto di una intensa campagna di accertamenti, verifiche strumentali e collaudi che hanno dato dopo mesi di lavoro esito positivo; pertanto, la relativa attivazione, a questo punto sarà effettuato non appena la Crea Gestioni dichiarerà la propria disponibilità a gestire tale impianto per il semestre iniziale, al posto della Dondi, l’impresa ex esecutrice di tutti i lavori di adeguamento degli impianti fognari e depurativi comunali, con la quale si è rescisso il contratto per gravi inadempienze. Laddove la Crea non intendesse gestire il nuovo depuratore il Comune individuerà altro soggetto qualificato. Ad ogni modo va sottolineato che in pochi mesi il neo dirigente sta affrontando la grave questione con spirito di intraprendenza che francamente mai si era visto prima… che sia la volta buona che Termoli torni ad una normalità e regolarità da troppo tempo promessa ma mai veramente garantita?

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