Contro l’inquinamento della Piana di Venafro torna a scendere in campo la deputata 5 Stelle Rosalba Testamento. La parlamentare ha rivolto una precisa istanza al Ministero dell’Ambiente: al titolare Sergio Costa è stato chiesto quindi di “caratterizzare” le polveri. La stessa richiesta lanciata alle istituzioni locali da associazioni e ambientalisti.
«Nel 2019, come certificato nel report annuale di Arpa Molise, la stazione di monitoraggio della qualità dell’aria “Venafro2” ha registrato 39 sforamenti della concentrazione media giornaliera di Pm10: 4 in più rispetto a quelli consentiti dalla normativa vigente, e una media annuale di Pm2,5 molto vicina ai limiti attualmente in vigore – ha ricordato la Testamento -. Continui sforamenti delle polveri sottili e ultrasottili si sono poi verificati nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno e picchi preoccupanti sono stati raggiunti anche dopo il blocco del traffico e delle attività disposto per il Covid-19».
Insomma, «quanto accaduto nelle ultime settimane, quindi, avvalora l’ipotesi che la “pessima” (tecnicamente l’Arpa non la classifica in questo modo, ndr) qualità dell’aria della piana non dipenda dal traffico veicolare, pressoché inesistente in queste settimane, bensì da altri fattori, come gli impianti altamente impattanti presenti sul territorio. La situazione ambientale e sanitaria nella piana di Venafro è da anni molto critica».
Negli scorsi anni, le Mamme per la salute e l’ambiente con l’Isde Molise hanno comunicato come nella provincia di Isernia alcuni dati sanitari, ricollegabili all’inquinamento, destavano preoccupazione. Al punto che dopo quello preliminare, sempre il Cnr di Pisa ha avviato uno studio epidemiologico riferito alla popolazione di otto comuni dell’area.
Studio che, sotto la supervisione dell’Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute, valuterà gli eventuali effetti delle emissioni inquinanti provenienti pure da Herambiente e Colacem, come sottolineato dalla parlamentare.
«Alla luce, quindi, degli ultimi preoccupanti valori rilevati dagli strumenti di monitoraggio della qualità dell’aria, ho chiesto al Ministero dell’Ambiente di avviare un monitoraggio ambientale più approfondito, ormai indifferibile, con il supporto dell’intero Sistema nazionale per la protezione ambientale, nonché di acquisire, nei limiti delle proprie competenze, dalla Regione Molise notizie e informazioni circa lo stato dell’iter di valutazione del progetto presentato da Arpa Molise per la caratterizzazione delle fonti emissive di particolato e, quindi, l’individuazione delle fonti di inquinamento che maggiormente condizionano la qualità dell’aria nel territorio venafrano, strumento che sarebbe utilissimo soprattutto nelle fasi di superamento dell’emergenza Covid-19».
La speranza è che l’istanza della parlamentare 5 Stelle possa essere accolta positivamente e con celerità dal ministro Costa, espressione proprio del Movimento 5 Stelle.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.