Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Isernia, Elena Quaranta, ha disposto il rinvio a giudizio per sette persone nell’ambito dell’inchiesta su un presunto ‘buco’ da dieci milioni di euro ai danni della ex Ittierre: dovranno affrontare il processo un ex dipendente, un consulente e cinque tra fasonisti e produttori esterni, sei dei quali accusati di truffa aggravata in concorso e uno anche di riciclaggio. Il procedimento avrà inizio il prossimo 4 febbraio. L’ex patron di Ittierre, Antonio Bianchi che presentò un esposto in procura una volta accortosi della truffa, e i commissari straordinari Chimenti, Ciccoli e Spada si sono costituiti parte civile. La struttura commissariale ha chiesto 10 milioni di euro di risarcimento. Per l’accusa le persone finite nella rete della Finanza avrebbero attestato la veridicità di numerose fatture per un importo di dieci milioni di euro per prestazioni mai fornite attraverso quattro società – una di Isernia, una di Perugia e due di Modena nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2010.

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