Uno ha deciso di fornire la propria versione al giudice Quaranta. L’altro ha voluto restare in silenzio. Ma entrambi hanno rimarcato la propria innocenza. Questo, in sintesi, l’esito dell’interrogatorio che si è svolto nella mattinata di ieri presso il palazzo di giustizia del capoluogo. Ad essere sentiti, alla presenza degli avvocati Mariano Prencipe e Carmine Verde, i due ragazzi di un paese della provincia di Campobasso accusati di violenza sessuale. I giovani, come noto, in seguito al blitz della squadra Mobile di Campobasso sono stati confinati agli arresti domiciliari. Ad essere interrogato per prima è stato A.T., il giovane difeso dall’avvocato Prencipe. Il ragazzo dunque dinanzi al giudice Quaranta ha fornito la propria versione dei fatti in merito alle accuse che gli sono state contestate dagli agenti di via Tiberio. Il ragazzo, come d’altra parte è stato già confermato, ha escluso che ci sia stato un rapporto sessuale completo. Il legale, all’esito dell’interrogatorio, al giudice Quaranta non ha chiesto una misura meno afflittiva ma bensì ulteriori accertamenti per fare piena luce sulla vicenda che sarebbe accaduta lo scorso 10 agosto. Successivamente si è presentato dinanzi al giudice l’altro ragazzo (E.D. le iniziali) difeso dall’avvocato Carmine Verde. Quest’ultimo si è limitato a dire di essere innocente. Poi ha scelto di restare in silenzio e non rispondere alle domande del togato. Anche l’avvocato Carmine Verde, una volta terminato l’interrogatorio, ha chiesto al giudice ulteriori indagini per chiarire il caso. Il legale, inoltre, nei prossimi giorni presenterà una ulteriore richiesta al giudice in quanto il ragazzo a breve dovrà tornare sui banchi di scuola. La vicenda, che ha fatto scattare gli arresti domiciliari, come detto si sarebbe verificata lo scorso 10 agosto. Gli arresti, invece, sono scattati la scorsa settimana. Stando alle accuse i due giovani avrebbero violentato una ragazzina. E da allora si trovano confinati agli arresti domiciliari. Stando al racconto della ragazza, i due, al termine di una serata trascorsa in compagnia di amici, l’hanno portata in un luogo isolato. Una volta qui avrebbero abusato di lei. La ragazza è stata poi riaccompagnata a casa. Inizialmente la giovane è rimasta in silenzio. Poi ha deciso di aprirsi. Ha parlato con una amica e con la madre. E così è partita la segnalazione alla questura di Campobasso e successivamente le indagini. Attività svolte a tempo di record dagli inquirenti che, su ordinanza firmata dal giudice Pepe, hanno confinato ai domiciliari i due ragazzi.

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