Nessun molisano va in ufficio in bicicletta. Uno su cento lo fa in treno. Quasi 83 su cento, nei dati Istat sugli spostamenti casa-lavoro, utilizzano l’auto.
I molisani sono pure poco appassionati di moto: solo lo 0,9% la usa per raggiungere il posto di lavoro. I numeri pubblicati dal Sole 24 Ore nell’ambito di un’inchiesta sulla mobilità sostenibile sono relativi alle abitudini del 2016. Raccontano, in termini percentuali, come si regolano gli occupati delle varie regioni (era possibile indicare più mezzi). Dunque, il 13,1% dei molisani va a piedi. Il 4,1% utilizza i bus di città, la percentuale sale al 5,6% per i pullman extraurbani. L’1% degli occupati, il treno. L’auto, in testa in tutte le regioni d’Italia e di gran lunga, la sceglie l’82,3% (la media nazionale è del 74,6).
Il quadro complessivo, descritto da Michela Finizio sull’edizione di ieri del Sole 24 Ore, evidenzia che l’anno scorso solo il 32% della popolazione ha preferito spostarsi in bici, a piedi o coi mezzi pubblici: negli ultimi 15 anni c’è stato un calo del 15%.
«L’auto, non è una novità, tende a monopolizzare le scelte dei mezzi di trasporto degli italiani. Nel complesso, circa due spostamenti su tre si effettuano in auto (in gran parte come conducente), un’incidenza che è cresciuta di quasi 8 punti rispetto al 2001 e che la crisi economica non sembra aver intaccato. I diversi mezzi del trasporto pubblico – osserva Finizio sul Sole – presentano percentuali di utilizzo frammentate, con una riduzione del peso dei vettori urbani in parte assorbiti dagli spostamenti intermodali. Quanto alla sola mobilità “attiva”, ovvero gli spostamenti a piedi o in bicicletta, la quota di italiani che optano per gli spostamenti “green” si attesta attorno al 20%, in diminuzione nel lungo periodo anche per l’impatto dei processi di dispersione urbana e del conseguente allungamento dei viaggi dei pendolari».
Quanto alla foto scattata dall’Istat sulle abitudini casa-lavoro, un italiano su dieci arriva in ufficio o in fabbrica a piedi. In sette lo fanno in auto. Sono più “green” i lavoratori in Valle d’Aosta, Trentino Alto-Adige, Campania e Puglia: qui le persone che vanno in ufficio a piedi o in bicicletta sono più della media nazionale. Resta in calo su base annua, invece, l’uso del motorino per andare al lavoro (in media scelto dal 3,6%), tranne che in Liguria, dove quasi un lavoratore su cinque sceglie le due ruote.
Meno del 20% degli impiegati, infine, ci mette più di mezz’ora per raggiungere l’ufficio, quasi il doppio dichiara di spendere meno di quindici minuti ogni giorno.

Un Commento

  1. emanuela scrive:

    Le uniche città in cui si usano effettivamente le bici sono città di pianura, esempio tipico la bassa padana. Non è pensabile che si usi questo mezzo di trasporto in città con dislivelli che mettono a dura prova i pedalatori che non sempre sono sportivi allenati. È giusto così oltre tutto in mancanza di ciclabili i ciclisti sono a rischio e mettono spesso a dura prova anche gli automobilisti per il loro mancato rispetto del codice della strada. Troppo spesso viaggiano appaiatiati , non rispettano i semafori, i sensi di marcia ecc.

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