È iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per il più grande evento globale dedicato alla sfida contro i cambiamenti climatici – Earth Hour / Ora della Terra del Wwf – in programma il prossimo 24 marzo e che quest’anno celebra 11 anni dalla sua prima edizione del 2007 svoltasi a Sidney. L’invito è quello di spegnere simbolicamente per un’ora, dalle 20.30 di ciascun Paese, le luci in casa, in ufficio, al ristorante, magari cenando a lume di candela: l’effetto di questa grande mobilitazione globale che unirà di nuovo centinaia di milioni di persone sarà una grande ola di buio che per 24 ore farà il giro della Terra.
Partecipare ad Earth Hour vuol dire anche informare e sensibilizzare sui cambiamenti climatici, sfruttando la forza dei social network.
A pochi giorni dall’evento globale Earth Hour il Wwf ha pubblicato il report “Il futuro delle specie in un mondo più caldo. Focus: Mediterraneo” esaminando l’impatto dei cambiamenti climatici su circa 80mila specie di piante e animali in 35 delle aree tra le più ricche di biodiversità sul pianeta. La ricerca esplora gli effetti sulla biodiversità alla luce di diversi scenari di cambiamento climatico – dall’ipotesi più pessimista con assenza di tagli alle emissioni e conseguente aumento delle temperature medie globali fino 4.5° C, a quella di un aumento di 2 °C, il limite indicato dall’Accordo di Parigi. Le aree sono state scelte in base all’unicità e varietà di piante e animali presenti.
«Quella che oggi siamo chiamati ad affrontare è una vera emergenza planetaria. Il rischio che molti dei luoghi più affascinanti come l’Amazzonia e le Isole Galapagos e alcune aree del Mediterraneo potrebbero diventare irriconoscibili agli occhi dei nostri figli non solo viene confermato dai dati della ricerca ma diventa ben più drammatico di quanto immaginavamo – spiega Donatella Bianchi, presidente di Wwf Italia che aggiunge – Metà delle specie non sopravviverebbe al cambiamento climatico. Splendide icone come le tigri dell’Amur o i rinoceronti di Giava, vissuti sulla terra per 40 milioni di anni rischiano di scomparire, così come decine di migliaia di piante e altre piccole creature, fondamentali per la vita sulla terra. Per questo nel prossimo Earth Hour chiediamo a tutti di fare una promessa per il pianeta, a partire da piccoli gesti quotidiani capaci di proteggere il nostro pianeta vivente».
Il Wwf ha avanzato una serie di richiesta al futuro governo italiano per scongiurare gli scenari climatici peggiori. Tra queste richieste: approvare subito gli strumenti regolatori e legislativi per attuare concretamente e davvero la chiusura delle centrali a carbone per la produzione elettrica entro il 2025 e definire il Piano nazionale clima ed energia, richiesto dalla UE entro quest’anno, e la Strategia di decarbonizzazione a lungo termine.
Attualmente hanno già aderito a Earth Hour 43 Comuni molisani (elencati di seguito in ordine alfabetico): Acquaviva d’Isernia, Baranello, Bojano, Campochiaro, Campodipietra, Campomarino, Casalciprano, Castel San Vincenzo, Cercepiccola, Civitacampomarano, Civitanova del Sannio, Conca Casale, Duronia, Frosolone, Gambatesa, Gildone, Guardiaregia, Isernia, Longano, Lupara, Macchiagodena, Mafalda, Matrice, Montagano, Montefalcone nel Sannio, Montenero di Bisaccia, Pescopennataro, Petrella Tifernina, Pettoranello del Molise, Pietracupa, Pozzilli, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Roccasicura, San Massimo, Sant’Angelo Limosano, Sant’Elena Sannita, Scapoli, Sepino, Tavenna, Tufara, Vastogirardi.
Gli spegnimenti sono stati pubblicati sul sito del Wwf Molise: https://goo.gl/g7DizJ e sono visibili anche sulla piattaforma nazionale del Wwf Italia: http://www.oradellaterra.org/-mappa-eventi/.
«Chiediamo ai restanti Comuni – l’appello del Wwf Molise -, attori principali, veri e propri motori dell’innovazione e del cambiamento possibile, di aderire ad Earth Hour 2018 attraverso lo spegnimento simbolico di uno o più monumenti il 24 marzo dalle ore 20.30 alle ore 21.30 (ora italiana). Le adesioni vanno comunicate in tempi brevi al seguente indirizzo e-mail: info@wwfmolise.it.

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