Attenderà il processo ai domiciliari e non più dietro le sbarre del carcere di via Cavour il 60enne che sabato sera, a bordo della sua Audi lungo la Statale 17 ha travolto e ucciso Antonio Stragapede. Ieri si è svolta l’udienza di convalida degli arresti per l’uomo accusato di omicidio stradale e il giudice Rinaldi ha disposto la misura dei domiciliari. Il 60enne, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giovanni Messere, ha risposto a tutte le domande del giudice e si è detto «rammaricato per quanto accaduto».
«Ci sono dei fattori di evidenza – ha commentato il legale – ma si tratta comunque di un fatto non intenzionale». Dalla ricostruzione della dinamica dell’incidente in cui ha perso la vita il centauro campobassano è emerso che il 60enne ha effettuato una manovra non consentita il quel tratto di strada. In più l’uomo è stato trovato positivo all’alcol test: «Il tasso alcolemico – ha spiegato ancora Messere – era superiore ai limiti previsti dalla legge, ma inferiore a 1.5, dunque una fascia intermedia. Quando si supera anche quest’ultima soglia scatta l’aggravante del secondo comma della legge 41 del 23 marzo 2016».
La pena va infatti da 8 a 12 anni per l’omicidio stradale in stato di ebbrezza superiore a 1,5 grammi per litro, mentre da da 5 a 10 anni in caso di tasso alcolemico compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, eccesso di velocità, attraversamento con il semaforo rosso, circolazione contromano, inversione di marcia in prossimità di incroci curve o dossi, sorpasso con linea continua.

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