«Un piccolo miracolo» lo ha definito l’architetto Brasiello che per la Regione Molise si occupa di ricostruzione post sisma e che, insieme ad altre autorità civili, militari e religiose, ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione dell’edificio scolastico di via Fonte Peluzzo a Cercemaggiore.
Gli scolari della primaria e delle medie da ieri mattina hanno una nuova ‘casa’, nuove aule che fanno parte di una struttura adeguata simicamente grazie ad un massiccio intervento finanziato dalla Protezione civile per 997mila euro e dal Comune per ulteriori 161mila euro.
L’amministrazione in carica nel 2012, come ha ricordato ieri la sindaca Vincenza Testa, chiese lo stanziamento per la realizzazione in quell’edificio del Centro operativo comunale (Coc), appunto, di Protezione civile. Fondi concessi nel 2014. Nel frattempo si era insediata l’amministrazione guidata da Vincenza Testa, che vanta una brillante carriera di dirigente scolastica. Per lei, dunque, un problema, quello dell’edilizia scolastica, fondamentale e a cui dare priorità.
«L’iter – ha ricordato la sindaca con la voce rotta dall’emozione – non è stato semplice. Ma oggi festeggiamo un grande traguardo: una scuola sicura per i nostri ragazzi. Abbiamo incontrato nel tempo tanti imprevisti e difficoltà. Siamo stati messi di fronte a scelte non semplici. Quando decidemmo di partire, era il mese di giugno del 2014, la scuola andava svuotata. Era dunque necessario allestire un piano per la sistemazione e il trasferimento degli alunni. Abbiamo incontrato tante volte i genitori, a cui oggi va il nostro grazie più grande. I bambini sono stati sistemati in questi anni nei plessi periferici di San Marco, Marcantonio e Capoiaccio. Il servizio di trasporto mancava da tempo, andava quindi riorganizzato come fosse l’anno zero. Non è stato semplice coprire tutto il territorio, un territorio complesso e articolato come quello di Cercemaggiore. Pensate che ci sono bimbi che per raggiungere la scuola hanno percorso fino a 30 chilometri al giorno. Famiglie con tre figli dislocati in tre plessi diversi. Ciononostante, i genitori si sono fidati delle nostre promesse. Sapevano che sarebbero andati incontro a disagi seri, ma hanno insieme a noi affrontato e superato ogni difficoltà: non abbiamo perso un solo iscritto. Nessuna famiglia è andata alla ricerca di soluzioni più semplici per i figli».
La sindaca, dopo aver portato ai presenti i saluti del governatore Toma e degli assessori Niro e Cotugno, assenti per la concomitante presenza nel capoluogo della ministra Lezzi, ha fornito un po’ di numeri per dare il senso di quanto sia stato complesso gestire il periodo in cui la scuola è stata oggetto dei lavori. Basti pensare che l’amministrazione ha pagato 176mila euro per il servizio di trasporto degli scolari. La cifra si riferisce ad un solo anno scolastico.
Poi, la notizia nella notizia: accanto al plesso inaugurato ieri mattina sono in corso opere per la realizzazione in un altro edificio, che può essere considerato un ampliamento di quello esistente per cui l’amministrazione aveva impegnato un milione e mezzo di euro. «Siamo riusciti ad ottenere – ha informato Testa – altri 2 milioni e 300mila euro. Quindi realizzeremo anche un auditorium e una palestra», in quello che può essere considerato un polo scolastico moderno, funzionale e dotato dei più moderni sistemi antisismici.
L’adeguamento della struttura inaugurata ieri è stato molto complesso ed è consistito nella demolizione e realizzazione ex novo della maggior parte delle opere. Un intervento sofisticato «reso possibile – lo ha ribadito più volte la sindaca – grazie alla pazienza del direttore dei lavori, l’ingegner Di Renzo, dal Rup, ovvero, il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Franco Zurlo, e alla serietà delle maestranze della ditta Giovanni Salvatore. Ditta che ha lavorato con scrupolo superando sempre con competenza e serenità ogni ostacolo. Anche quando abbiamo avuto qualche problema nel saldo dello stato di avanzamento dei lavori».
Grazie dunque alle famiglie, ai tecnici, al dirigente scolastico di allora (il prof Confessore presente insieme al suo predecessore Venditti) e al preside Alfredo Di Vizio. E grazie a tutti coloro che in qualche maniera hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Grazie, infine, «alla mia maggioranza con cui ho condiviso ogni decisione. Insieme abbiamo fatto un grande gioco di squadra i cui risultati mi sembrano evidenti».
Impegnata per la cerimonia di inaugurazione nazionale dell’anno scolastico sull’Isola d’Elba, la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Annapoala Sabatini, ha fatto pervenire i suoi saluti tramite la direttrice provinciale Maria Luisa Forte. «Sono qui – le sue parole – per testimoniare la vicinanza dell’amministrazione scolastica regionale impegnata in un’altra inaugurazione. Ma anche questa è una bellissima inaugurazione. A Cercemaggiore avete una sindaca che è stata una persona di scuola: è importante. Vincenza Testa ha portato la sua validità, nota a tutti noi operatori scolastici, e il suo entusiasmo nell’amministrazione. La scuola è un elemento fondamentale di una comunità. Una nuova scuola è un nuovo ponte verso il futuro. Oggi per Cercemaggiore è una grande festa. Questi bimbi sono il futuro e a loro dobbiamo garantire un luogo sicuro e spazi adeguati. Una ambiente accogliente e sicuro da maggiore carica ai docenti e ai bambini, che apprendono meglio. Ho intuito che avete un modo di fare eccellente: avete creato una rete che funziona tra scuola, famiglie e amministrazione. Andate aventi cosi, siete un esempio virtuoso di comunità».
Molto emozionato anche il giovane preside Di Vizio, alla sua prima inaugurazione di una nuova scuola. «Questo – ha detto – è un grande passo in avanti per la sicurezza degli alunni e degli operatori scolastici. Non è facile trovare scuole adeguate simicamente, anche nel Nord del Paese. Vi assicuro che per un dirigente scolastico sapere che gli alunni sono in un luogo sicuro è importante».
Infine, l’intervento della presidente del Consiglio d’Istituto. Laura Cirelli, in qualità di rappresentante dei genitori, ha ringraziato «tutti coloro che hanno fatto sì che questa scuola fosse realizzata, consentendo ai nostri figli di vivere, crescere e studiare in un posto sicuro».
Al termine della breve ma intensa cerimonia, tutti i presenti sono stati invitati a visitare le nuove aule.

ppm

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