«Arrivederci Aldo Biscardi. Ultimo romantico di un calcio che non c’è più. Resterai per sempre nel cuore della tua Larino». Questo il post ufficiale che campeggia sulla pagina Facebook dell’amministrazione comunale di Larino, a cerimonia religiosa terminata, la stessa frase impressa su uno striscione. Non c’è che dire, Palazzo Ducale si è speso e non poco, per dare lustro e omaggio a uno dei figli della comunità frentana più noti nel Paese ed era giusto che prima della tumulazione nel locale cimitero, la cittadinanza tutta avesse l’occasione di dare l’estremo saluto a Biscardi, la cui scomparsa continua a essere al centro di numerosi articoli su tutti gli organi di stampa nazionali. Dalle parole commosse, emozionate ed emozionati, della figlia Antonella, il senso del commiato, dell’estremo saluto in cattedrale, nella casa di San Pardo. «Papà amava tantissimo Larino – ribadisce la figlia Antonella – e l’ha riportato in tante trasmissioni. Sul suo carro numero 1, che noi abbiamo piccolo piccolo a casa, ricordo, e credo che l’abbiamo reso felice. Ieri l’hanno reso felice tutti i suoi amici, tutte le persone che ha cresciuto intorno a sé, professionalmente. Ed è stata una bellissima cerimonia, e questa lo è stata forse ancora di più, perché molto forte, molto sentita. E’ tornato a casa, casa sua, dove voleva venire ultimamente, ma non ci è riuscito, l’ultima volta in cui venne a Larino è stato lo scorso anno, ma è venuto bene, girando tutto il paese, ed è stato contentissimo, credo che sia la cosa migliore che potessimo fare, e che potevate fare, salutare e rendergli omaggio così. E’ tornato a casa». Non funerali in senso stretto e nemmeno messa di suffragio, ma una celebrazione eucaristica proprio di commiato al quasi 87enne che è venuto a mancare domenica e che ha raccolto unanimi consensi nel mondo giornalistico, dello sport e naturalmente dei molisani, rappresentati per primi proprio dall’ideatore del Processo del lunedì. Poche ore dopo i funerali alla chiesa di San Pio X in piazza del Babuino a Roma, stamani alle 10 la cerimonia religiosa alla basilica frentana. Chiesa ovviamente gremita in ogni ordine di posti, da esponenti dell’amministrazione comunale, autorità locali, forze dell’ordine, cittadini e amici. Una basilica, quella di San Pardo, dove Aldo mosse i primi passi, nel 1930 e dove è stato accolto per la sua dipartita. Da Larino un abbraccio immenso. Dalle parole di don Costantino Pietrantonio emerge il legame e l’affetto che Biscardi aveva per la sua Larino, vantava sempre di appartenere alla comunità frentana. Un momento di dolore è quello dell’addio, ma con un significato profondo, si scorge dal verbo sacerdotale. In prima fila i figli Antonello e Maurizio. Nell’omelia, don Costantino sottolinea che saper vivere la bellezza è il valore della vita. Attraverso la combinazione di fattori ed esperienze, la contemplazione e la profondità di una esistenza. «Una vita che portava nel cuore, sempre orgoglioso di portare la sua provenienza portando nel cuore la sua cattedrale – afferma don Costantino – e continua l’esperienza di insegnante di un mondo come una partita da vedere in profondità, dove c’è gol ci sono gioia e correttezza». Per il sindaco Notarangelo Biscardi è stato un ambasciatore della larinesità. «Ha fatto conoscere la bellezza della nostra città fuori dal Molise, il suo impegno e l’attaccamento alle origini, legato alla sua città, agli amici di sempre, i vicoli dove aveva vissuto, la forza, il coraggio di dire la propria opinione anche su temi scottanti, non chinare la testa, il messaggio che lascia a tutti i Larinesi. Ciao Aldo, Larino ti è grata». Un applauso finale chiude l’ultimo intervento e dopo l’uscita dalla Cattedrale l’ultimo segmento di viaggio, verso il cimitero, per la tumulazione della salma.

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