Se il Tunnel, o meglio, il cosiddetto ‘passante’, perno del piano di riqualificazione del centro storico che l’amministrazione Sbrocca intende realizzare attraverso il ricorso al project financing della ditta De Francesco costruzioni, si saprà entro dieci giorni. E’ questo il tempo a disposizione dell’unico ente che ha confermato il parere negativo nella conferenza decisoria finale di ieri mattina, che si è riunita nella sede della giunta regionale del Molise, peraltro con una seduta quasi fulminea. Parliamo della Soprintendenza ai beni paesaggistici e culturali, che si è messa di traverso rispetto al progetto cardine dell’intero mandato amministrativo. Nel corso della conferenza di ieri, alla quale ha preso parte anche il portavoce del coordinamento No Tunnel Nino Barone e al quale non è stato consentito di formalizzare delle nuove contro-deduzioni rispetto a quanto già espresso in precedenza, chi ha esternato è stato il dirigente all’Urbanistica Livio Mandrile, rup che viene additato dai No Tunnel di ricoprire una posizione illegittima. Mandrile ha osservato proprio le ragioni alla base del No della Soprintendenza, peraltro confermare in sede parlamentare, con la risposta del sottosegretario al Mibact Dorina Bianchi, in risposta all’interrogazione promossa dal senatore vastese Castaldi. In buona sostanza quasi un mero passaggio e suggello formale, vedremo nei prossimi giorni se accadranno delle ulteriori prese di posizione o addirittura la proposizione del ricorso. La delegazione del Comune era composta dal sindaco Sbrocca, dall’assessore all’Urbanistica Gallo, dal dirigente e rup Mandrile e dall’istruttore amministrativo Loconte. I No Tunnel: “ce lo aspettavamo ma non pensavamo in maniera così veloce”.

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