Antonio Sorbo fa un bilancio dei suoi 5 anni da sindaco. Il suo mandato di primo cittadino volge a termine. Si voterà il prossimo 10 giugno per eleggere il suo successore, alla vigilia delle festività dei santi patroni della città.
Il sindaco di Venafro promuove in pieno tutta la sua maggioranza, mentre per l’opposizione Sorbo fa un distinguo tra chi ha fatto solo polemica e chi, invece, ha collaborato fattivamente per il bene della città.
Sindaco Sorbo, il suo mandato sta per concludersi. Se dovesse ritornare indietro, farebbe tutto quello che ha fatto?
«Quasi tutto, ma cercherei di evitare qualche errore. Quando si fa, soprattutto quando si fanno tante cose, come è accaduto a noi, è inevitabile fare qualche errore. L’importante è che si agisca sempre in buona fede e nell’interesse della comunità».
Pensa di aver realizzato quanto promesso in campagna elettorale?
«Confrontando quello che abbiamo fatto con le dichiarazioni programmatiche, che sono quelle approvate dal Consiglio comunale e dalle quali bisogna partire per giudicare l’operato di un’amministrazione, mi sembra come ho illustrato nella relazione di fine mandato, che gran parte delle cose che ci eravamo impegnati a fare, sicuramente le più importanti, sono state realizzate o sono ormai in fase di realizzazione. Certo alcune cose non siamo riusciti a farle, ma penso che nessuna amministrazione riesca a fare il cento per cento di quello che programma».
Sindaco, un voto alla sua amministrazione?
«Per il fatto stesso che è arrivata alla fine naturale della legislatura, questa amministrazione meriterebbe un bel dieci. Al di là delle polemiche, spesso strumentali, dei momenti anche di duro confronto interno, degli abbandoni, siamo riusciti a garantire stabilità e un governo duraturo alla nostra città. Anche in questo non temiamo confronti con il passato. Da quando, nel 1996, si è votato per la prima volta con il sistema dell’elezione diretta del sindaco, nessuna amministrazione era riuscita ad arrivare fino in fondo. Siamo riusciti a trovare un equilibrio tra persone e forze politiche diverse tra loro ma con lo stesso obiettivo, quello di dare il massimo per la nostra comunità lontano dalle logiche dei soliti centri di potere, dove spesso negli anni precedenti si mischiavano politica e affari e dove, fuori dalle sedi istituzionali, si prendevano le decisioni importanti. Da questo punto di vista il risultato delle elezioni del 2013 è stata una vera rivoluzione per Venafro. Mi rendo conto che molti non ne hanno finora compreso fino in fondo la portata. Sul piano delle cose fatte, proprio perché non siamo riusciti a cogliere tutti gli obiettivi, forse a dieci non ci arriviamo, ma dal mio punto di vista se non è un dieci poco ci manca, considerato l’impegno che tutti i componenti della maggioranza, nessuno escluso, ci hanno messo secondo la loro disponibilità e la loro esperienza».
E un voto alle opposizioni?
«Non do voti alle opposizioni. Alcuni hanno dato un contributo anche fattivo in alcuni momenti, altri si sono dedicati esclusivamente alla polemica strumentale e sterile. Ma fa parte del gioco. Da qualcuno mi sarei aspettato qualche proposta concreta, qualche soluzione fattibile ai tanti problemi. Ma capisco che la responsabilità di fare le scelte, di risolvere i problemi, di decidere gli elettori l’hanno data a noi e noi non ci siamo tirati indietro, nemmeno quando c’era da prendere qualche decisione impopolare. L’opposizione ha interpretato il suo ruolo».
Sindaco Sorbo, si sa, un mandato non basta per cambiare una città. Si ricandiderà alle prossime amministrative?
«A questa domanda in questo momento non rispondo. Capisco che l’appuntamento elettorale si avvicina. Nei mesi scorsi ho già fatto un po’ di ragionamenti con me stesso e sono arrivato ad una conclusione, ma prima è giusto confrontarsi con gli amici della maggioranza. Poi comunicherò quello che ho deciso».

Marco Fusco

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