«Rivolgiamo un appello ai genitori: di dialogare e collaborare con le Istituzioni e gli addetti ai lavori, uscendo fuori dall’omertà e dai falsi pregiudizi se si vuole veramente il bene dei figli»: questo è il forte appello rivolto dai componenti del tavolo tecnico “Coalizione contro la droga e le altre dipendenze”, istituito qualche anno fa dall’amministrazione comunale di Venafro e che, nei giorni scorsi, è tornato a riunirsi per fare il punto della situazione e lanciare una nuova campagna formativa e informativa rivolta a tutti, in modo particolare alle scuole.
L’assessore alle Politiche sociali Angelamaria Tommasone, durante i lavori del tavolo tecnico ha annunciato, tra l’altro, la ripresa delle attività del Centro di aggregazione giovanile ma, al contempo, ha lamentato «la scarsa sensibilità dei cittadini sul problema delle varie patologie di dipendenza. A fronte di una informativa spedita a circa 700 famiglie di Venafro con ragazzi tra gli 11 e 18 anni con richiesta di suggerimenti o segnalazioni al fine di favorire la diffusione di informazioni necessarie a conoscere i rischi e le responsabilità relative alle devianze, solo pochissime famiglie hanno dato riscontro».
Il dilagare del problema della tossicodipendenza che ha portato le forze dell’ordine a lanciare l’allarme per le criticità riscontrate su tutto il territorio molisano, impone un’azione più incisiva da parte delle Istituzioni. Per questo il tavolo tecnico ha proposto la istituzione di Osservatorio comunale del disagio giovanile come organismo di riferimento locale delle strutture, dei servizi e delle associazioni operanti sul territorio composto da tutti i rappresentanti del Tavolo tecnico e riconosciuto dai rappresentanti dei giovani. In più, una delle azioni da mettere subito in campo, il coinvolgimento delle scuole attraverso corsi di formazione rivolti a docenti e studenti.
Don Salvatore Rinaldi, membro del tavolo tecnico, intervenendo alla riunione ha lanciato l’idea di «individuare un luogo dove riunire i componenti dell’Osservatorio, diffondere depliant, coinvolgere le parrocchie, i medici di base, le scuole anche per altre devianze emergenti quali la ludopatia, pubblicizzare i rischi e capire tramite l’Osservatorio, quante persone rispondono. Si può prendere ad esempio l’esperienza del Consultorio familiare e coinvolgere lo stesso. Esistono situazioni allarmanti anche per la ludopatia dove non solo ragazzi ma anziani e vecchietti si sono ritrovati a dissolvere anche interi patrimoni».
Una piaga quella della ludopatia che sta minando la tranquillità di tante famiglie a Venafro.
L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Venafro, al termine della riunione ha annunciato «l’istituzione dell’Osservatorio permanente con apertura all’Ambito sociale con il coinvolgimento, attraverso progetti mirati, di tutti i Comuni dell’Ambito con Venafro capofila. Proposta ampiamente condivisa dal coordinatore del piano sociale Melone che si dichiara, da subito, disponibile a collaborare nella fase di programmazione e progettazione degli interventi da mettere in campo».

Marco Fusco

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