“Signora suo figlio è stato fermato dai Carabinieri senza assicurazione, per non farlo arrestare bisogna pagare 2mila euro”. L’ignara 81enne di Campobasso non sapeva che dall’altra parte della cornetta non c’era l’avvocato del figlio, ma un pregiudicato campano che di lì a poco, accompagnato da un complice, si sarebbe recato sotto la sua abitazione nel capoluogo per ritirare il contante (1500 euro) che avrebbe salvato il figlio dai guai giudiziari.

I due campani (N.A. classe 1975 e S.G. classe 1956, quest’ultimo già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per reati in materia di stupefacenti) sono stati adocchiati a Bojano, dove a bordo di una Clio, intestata al figlio di uno dei due, si aggiravano con fare sospetto nelle vie del centro, pedinati lungo la statale 17 e la provinciale 87 e bloccati quando avevano commesso la truffa e stavano uscendo da Campobasso.

Si erano anche spartiti il denaro: 900 euro a chi aveva materialmente preso la busta dalle mani della signora, il resto al complice che, in effetti, aveva lavorato meno.

Ad arrestarli i Carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Bojano, congiuntamente con i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Campobasso.

I dettagli dell’operazione sono stati svelati questa mattina nel corso di una conferenza stampa.

Per il Comandante Roberto Petroli “le persone anziane devono fare molta attenzione alle telefonate che ricevono e non credere a chi racconta loro situazioni di difficoltà dei figli che possono risolversi pagando somme di denaro”.

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