L’ha presa male. Malissimo. Quella foto pubblicata da Primo Piano Molise le ha intossicato la giornata. L’immagine ritrae accanto al premier Renzi il governatore Frattura e il segretario del Pd Fanelli. Lei, Laura Venittelli, nello scatto giunto in redazione non c’è. Ma la deputata assicura: a sinistra di Matteo c’ero io. E così la guerra interna al Pd passa anche dal photoshop.

L’accusa è pesante. A contestualizzarla sulla scena politica, è ovvio. Perché al lettore medio, alle prese con bollette e scadenze da onorare, potrebbe sfuggire l’importanza del gesto.

Venittelli non ha dubbi: l’importanza c’è. Ha partecipato a Roma alla direzione nazionale del partito. Renziana lei, renziani Frattura e Fanelli. Ma negli ultimi giorni tornati in guerra. La deputata con gli altri due parlamentari da una parte della barricata, presidente e segretario dall’altra. Al Nazareno, però, la ‘rossa’ termolese ha parlato con il governatore. Una tregua, una ripresa di dialogo. C’è un po’ tutto questo. Dopo gli attacchi a mezzo stampa, un segnale.

Il fattaccio accade dopo i lavori della direzione. Quando Renzi sta per andar via e viene bloccato dalla delegazione dei molisani. Frattura gli chiede conferma dell’impegno a venire in Molise, il primo ministro dice sì. Ripartirà presto per un tour nel Paese e il Molise è in agenda. Il momento va immortalato. In tempi di guerre interne, che nelle frizioni romane hanno una qualche ragione, uno scatto con Matteo vale e vale la pena, pensano Frattura e Fanelli. C’è pure la Venittelli. Che ‘sparisce’ nell’immagine che lo staff della Fanelli invia a Primo Piano Molise. Scoppiato il caso, le versioni un po’ divergono. Smentite, poi mezze ammissioni, precisazioni. Forse non c’è un solo scatto del presidente del Consiglio insieme ai ‘suoi’ del Molise. Foto con Venittelli e foto senza: e l’entourage della segretaria – che non ha dimenticato la lotta delle primarie e quella che ancora continua – ha scelto di mandare alla redazione l’immagine più congeniale. Quella con la deputata, però, pur richiesta poi in redazione non arriva.

Ce n’è per riaprire le ostilità. E infatti Venittelli attacca: “La segreteria regionale del Pd Molise si conferma la meno idonea a rivendicare l’unità del Partito democratico, poiché lo scadimento etico in cui incorre con una frequenza piuttosto imbarazzante è indifendibile. La nostra regione è schiacciata da problemi seri e gravi, quali l’occupazione, il riordino della sanità e il dissesto idro-geologico, ma c’è chi fa politica solo per avere i riflettori e i flash della stampa. Esempio chiarissimo quello di ieri a Roma, nella direzione Pd al Nazareno, di cui è stata fatta circolare una fotografia che esclude la sottoscritta, nonostante sia parlamentare molisana eletta nella lista del Pd e presente nella scena in cui l’immagine è stata immortalata. Delle due l’una, o l’accorto fotoreporter fanelliano ha tagliato all’uopo l’inquadratura, riuscendo persino a far apparire il nostro segretario-premier Matteo Renzi in posizione defilata, oppure il ‘taglio’ è avvenuto dopo. In ambedue i casi si evidenzia la pochezza politica e personale di chi ricorre a simili mezzucci per cavalcare la ribalta, mentre i molisani devono convivere con questioni ben più rilevanti, a cui la segreteria regionale del Pd pare non essere interessata. Sarebbe opportuno, invece, un profondo bagno di umiltà, nel rispetto di chi ha consegnato le sorti del Molise nelle mani dei rappresentanti istituzionali del Partito democratico”.

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