Una convocazione urgente, nel primo pomeriggio la segreteria del Pd analizza il caso Scarabeo. Esploso sui quotidiani online all’alba, i tg ne hanno chiarito i contorni. Secondo la procura di Isernia, l’assessore in carica alle Attività produttive del governo Frattura – uomo forte del partito in Molise – ha truffato la ‘sua’ Regione e lo ha fatto per favorire le sue imprese. Scarabeo, come Frattura, è del Pd.

Il segretario Micaela Fanelli si attesta sulla linea renziana. “Chi ha sbagliato paghi”, disse il premier dopo gli arresti di Mafia Capitale che hanno decapitato il Pd romano. Ferma la presunzione d’innocenza, i dem applicano la linea dura: l’assessore sarà deferito ai garanti e nei suoi confronti verrà applicato il regolamento nazionale. Chi finisce agli arresti – in carcere o ai domiciliari – viene sospeso dal partito. Così, mentre a Palazzo Moffa aleggia lo ‘spirito’ della legge Severino, il Partito democratico attua le proprie norme interne.

Rientrato nel Pd dopo la parentesi con ‘Alternativ@’ fondata dal senatore Ruta  cui aveva aderito in seguito al suo passaggio nel centrodestra, per Scarabeo si profila un’altra pausa dalla galassia dem.

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