Ieri, in via Genova, tante le imprese che hanno risposto all’appello del governatore. Si tratta dei primi 48 beneficiari ammessi a contributo dell’azione 3.1.1 del Por Fers Fse Molise 2014-2020. Sette quelle ex novo, 41 invece i progetti di ampliamento con una copertura finanziaria che supera gli otto milioni di euro. «Il fabbisogno finanziario però è di 18 milioni di euro, nei prossimi giorni vedremo se riusciremo a far scorrere anche la graduatoria» promette Toma.
«È un segnale concreto – dice ancora il governatore – li avevo promessi, ma non è l’unico, ce ne sono stati altri, continueremo su questo segno e in questa direzione. Anche perché abbiamo la necessità di impegnare prima di fine anno quante più risorse disponibili per certificare la spesa. Abbiamo trovato anche la modalità di certificazione della spesa in anticipo rispetto alla spesa stessa, un 40% di anticipazione con fideiussione da parte delle imprese».
Poi l’ammissione che i prossimi mesi saranno durissimi, quasi una mission impossible centrare l’obiettivo che ha fissato Bruxelles: «Ci sono stati due anni di spesa non fatta, il recupero di questi due anni persi è un’impresa titanica, ma noi ce la faremo. 48 oggi le concessioni su 280. Stiamo potenziando Sviluppo Italia Molise per velocizzare i processi di cofinanziamento. La nostra terra ha un appeal fortissimo però con un ritardo infrastrutturale altrettanto forte. In campagna elettorale ho dichiarato ‘prima i fatti e poi i proclami’ ed è quello che stiamo facendo. Sviluppo Italia è una parte importante in questo processo, deve assistere la nostra struttura perché recuperare due anni è dura».
Il punto anche sull’area di crisi che dispone di 15 milioni di euro recuperati dalla giunta Frattura, fondi insufficienti per l’attuale governatore che dirotterà la somma su un nuovo bando e non per incrementare la dotazione finanziaria di quelli già esistenti, così come saranno riprogrammate alcune misure del Patto per il Molise.
Oltre al governatore Donato Toma, presenti al tavolo dei relatori il capo dipartimento Mariolga Mogavero, l’amministratore unico di Sviluppo Italia Molise Claudio Pian e il responsabile amministrazione, sviluppo e internazionalizzazione di Sviluppo Italia Molise Renato D’Alessandro.
Nel suo intervento la Mogavero ha affermato che le idee progettuali presentate erano corrette e meritevoli per la Regione. «Sottoscrivendo il Disciplinare – ha poi aggiunto – le 48 imprese beneficiarie si sono impegnate nell’aumento occupazionale».
«La regione è sottovalutata, c’è voglia di fare impresa seria. Siamo a lavoro in modo determinato, vogliamo dare risposte importanti». Così l’amministratore Claudio Pian. Più tecnico l’intervento di Renato D’Alessandro: «Lo stato delle istruttorie ad oggi è di 48 imprese ammesse e 28 saranno valutate entro fine luglio. Esortiamo a rispettare tutti gli obblighi che sono presenti nel Disciplinare e soprattutto di rispettare le tempistiche, altrimenti non si potranno ricevere i fondi. Le modalità per chiedere le agevolazioni sono quattro: la prima è il saldo finale, la seconda un anticipo del 40% più il saldo finale, la terza il saldo finale con spese non quietanzate e l’ultima prevede un anticipo del 40% più il saldo finale con spese non quietanzate. L’anticipo – ha ricordato D’Alessandro – va richiesto entro due mesi dalla stipula del Disciplinare dal sito della Regione. Per maggiori informazioni il sito è www.moliseineuropa.regione.molise.it oppure www.regionemolise.it, altrimenti contattate telefonicamente Sviluppo Italia e tramite appuntamento si possono rivedere i casi».
Un passaggio infine anche sull’imprenditoria giovanile per la quale sono previste misure ad hoc. «È chiaro che in un territorio dove l’attrattività è molto bassa – ha commentato Toma -, poiché le infrastrutture sono carenti, anche i giovani hanno qualche remora ad iniziare nuove attività. Però sulle infrastrutture stiamo per uscire con finanziamenti mirati, il Patto per il Molise prevede molte risorse, oltre 300 milioni per le infrastrutture. Alcune le abbiamo già messe sul territorio, sto parlando di 25 milioni di euro della Castellecce, abbiamo un elenco di strade già finanziate che stiamo rivedendo come incrementarle, come implementarle. Penso che prima di ferragosto avremo altre novità positive e prima della fine dell’anno avremo risorse che si riverseranno su questo territorio abbastanza interessanti, abbastanza importanti. Vorremo però che le imprese fossero particolarmente attente a questi bandi, noi cerchiamo di pubblicizzarli quanto più possibile, perché non sfuggano occasioni di acquisire risorse da investire sul territorio».
Novità anche per la città di Campobasso: si stanno riprogrammando circa 2 milioni e 300mila euro l’abbattimento del Roxy.
Il presidente chiude l’incontro con una raccomandazione alle imprese: «Controllate la Pec, ogni giorno, per non rallentare o far decadere delle scadenze. Ormai è diventata la nuova raccomandata!».
N.P.

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