Dovrà tornare in Aula entro 90 giorni, perché è una legge che modifica lo Statuto. Il primo ok ieri sera, ma la legge che originariamente di fatto blindava l’ufficio di presidenza eletto a fine maggio entrerà in vigore dal prossimo mandato.
Il ddl a firma del governatore Toma, rimasto in standby finora perché in maggioranza non aveva il gradimento di tutti, originariamente entrava in vigore subito. E per questo ha fatto tornare i mal di pancia mai del tutto risanati dopo la composizione della giunta, perché in quella sede si era detto che a metà mandato all’esponente dell’Udc Micone sarebbe succeduto il rappresentante di Fratelli d’Italia Pallante.
A difesa del ddl si è schierato subito il gruppo dei Popolari per l’Italia che ieri, con Di Lucente relatore, ha ribadito il sostegno al testo originario e poi a quello modificato. Contro, invece, avrebbe votato la capogruppo della Lega Aida Romagnuolo: lo ha detto all’inizio del dibattito. Contrari i 5 stelle e il Pd. Una sospensione ha portato la maggioranza a più miti consigli. Perché i ‘no’ più o meno dichiarati nel centrodestra erano quattro, uniti a quelli delle opposizioni avrebbero respinto un ddl presentato dal governatore. Sarebbe stata, indubbiamente, crisi.
Quindi, il confronto interno alla maggioranza – che Toma e i suoi hanno descritto come un approfondimento ma le minoranze hanno soffiato sul fuoco parlando di «Waterloo politica» di Toma – ha portato all’emendamento: la modifica entrerà in vigore a partire dalla prossima legislatura. Bene, perché non si cambiano le regole in corso d’opera: così in sintesi i dissidenti della maggioranza hanno benedetto il passo indietro. Le minoranze hanno proposto di far tornare il testo in commissione, hanno sfidato poi il centrodestra con un emendamento di Manzo che prevedeva invece l’operatività, a questo punto, da subito. Toma ha chiuso il discorso: cinque anni creano stabilità, due anni e mezzo invece «svegliano gli appetiti politici, di maggioranza, minoranza e mezzanini».

r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.